Fermate dalla polizia due rumene, l’incubo dei commercianti di Busto

polizia di stato

BUSTO ARSIZIO – Ladre di negozi nei guai a Busto Arsizio. Nelle ultime ore sono state denunciate dalla Volante del commissariato della polizia di Stato di Busto Arsizio, subito dopo aver commesso una serie di furti con destrezza nei negozi del centro, due donne di 24 e di 18 anni, con domicilio dichiarato a Ravenna e Laveno Mombello.

Le ladre del centro

Le due sono entrate in un negozio chiedendo alle commesse di visionare, in rapida successione e con una certa fretta, numerosi articoli. Approfittando della confusione creatasi avevano nascosto tra i vestiti e nella borsa alcuni oggetti e, dopo aver dichiarato di voler comprare qualcosa, hanno raggiunto la cassa esibendo una carta di credito. Poiché i tentativi di pagamento non sono andati a buon fine, le due hanno rinunciato all’acquisto, allontanandosi con la merce precedentemente rubata.

L’arrivo della Volante

Intorno alle 17.30 la Volante è stata inviata in un negozio di abbigliamento di via Milano. Mentre i poliziotti raccoglievano la descrizione delle ladre, è arrivata un’altra richiesta di intervento da un negozio di ottica della stessa via. Con la stessa tecnica avevano saccheggiato gli scaffali, rubando in particolare due paia di occhiali di un certo valore. Le immagini delle ladre sono state condivise con tutti i colleghi del commissariato nel gruppo Whatsapp creato ad hoc e in effetti poco dopo, un poliziotto libero dal servizio, ha chiamato la sala operativa comunicando di aver visto le donne mentre entravano in un negozio di casalinghi in viale Diaz. La Volante a quel punto si è precipitata sul posto intercettandole.

In tasca 13 cucchiaini d’oro

Dalla perquisizione sono spuntati 13 cucchiaini d’oro rubati da un servizio esposto in negozio. Una più accurata ricerca effettuata nei locali del commissariato ha permesso di ritrovare un paio di occhiali di marca con ancora attaccato il cartellino del prezzo, gioielli, due carte di credito, gli scontrini dei negozi nei quali le ladre avevano simulato gli acquisti, la somma di 655 euro in un sacchetto di plastica, alcuni franchi svizzeri e una bomboletta di spray urticante. Le romene, accusate di furto aggravato continuato, con numerosi precedenti specifici, sono state denunciate in stato di libertà anche per l’evidente stato di gravidanza di una di loro.

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