Ferrovia T2-Gallarate: «Ai Ronchi un maxi-cantiere per tre anni»

ferrovia malpensa gallarate

MALPENSA – E’proprio vero che il futuro collegamento ferroviario Terminal 2 – Gallarate è un problema che riguarda Casorate Sempione e tocca soltanto marginalmente la città di Gallarate e i suoi abitanti? Non è proprio così secondo Cinzia Colombo (Liberi e uguali), che lancia l’allarme: «L’area di cantiere verrà posta ai Ronchi ed è amplia oltre 15mila metri quadrati, senza contare che l’area all’interno della biforcazione è pari a 24.500 metri quadrati». E i lavori dureranno tre anni, «sempre che i tempi vengano rispettati», sottolinea l’esponente di spicco della sinistra gallaratese, ex assessore durante il mandato Guenzani.

La ferrovia e i disagi per Gallarate

ferrovia ronchi gallarate

I cantieri per tre anni ai Ronchi, i camion per trasportare gli oltre 800mila metri cubi di terra che verrà scavata, senza dimenticare l’opera finita: «Rimarrà la devastazione della brughiera per consentire di raggiungere Malpensa in treno con 3 minuti in meno di quanto occorre oggi». Secondo Colombo, Gallarate sta sottovalutando l’impatto del doppio binario che unirà Malpensa alla linea del Sempione. Eppure il suo sembra un grido d’allarme isolato. Sin dalla campagna elettorale del 2016, infatti, gli allora due sfidanti alla fascia tricolore non si dichiarano nemici al progetto. «Si è notevolmente ridimensionato rispetto a quello del 2003 ed è sicuramente più attento alle esigenze del territorio», disse Edoardo Guenzani (Città è vita), oggi consigliere d’opposizione. Per non parlare dell’attuale sindaco, Andrea Cassani, che da sempre parla di un’opera «interessante» e si dice certo che «sgraverà il traffico sulle arterie stradali». Saranno numerosi, secondo lui, i dipendenti aeroportuali che vivono a Gallarate e che un domani potranno raggiungere il posto di lavoro in pochi minuti di treno.

Da sola contro la ferrovia

Con il Pd da sempre incerto sulla posizione da prendere, Cinzia Colombo è dunque da sola a contestare apertamente il collegamento T2-Gallarate. Già lo scorso inverno, durante un appuntamento elettorale a Somma Lombardo, lo definì inutile oltre che dannoso per l’ambiente: «Gli studi della stessa Sea ammettono che la quantità di passeggeri provenienti dalla Svizzera continuerà a essere minimale. E’ utile allora spendere fra 190 e 220 milioni di euro? Bisogna poi sottolineare che già oggi la linea Rho-Gallarate ha un livello di saturazione dello 0,95 con 210 treni al giorno. Aggiungendo i treni merci che arriveranno con la costruzione dell’Alptransit (fino a 90 al giorno), la saturazione della linea sarà superiore a 1, cioè la linea sarà insufficiente per il passaggio dei treni previsti. E quelli dalla Svizzera, per cui si distrugge la brughiera di Casorate Sempione, da dove passeranno? Voleranno?».

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