Festa della Repubblica a Varese, l’Inno di Mameli dai Giardini Estensi all’Insubria

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VARESE – Nei giorni scorsi è stato onorato ai Giardini Estensi e oggi, domenica 2 giugno, eseguito dalla banda degli alpini “Giuseppe Verdi” di Capolago, l’Inno di Mameli ha salutato a Varese, insieme all’alzabandiera, il settantatreesimo anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana. Dopo la deposizione delle corone al monumento ai Caduti in piazza della Repubblica, e la lettura del tradizionale messaggio ai prefetti del presidente Sergio Mattarella, le celebrazioni hanno visto il conferimento, all’Università dell’Insubria, di onorificenze ai cittadini della provincia.

«Se non ci fosse la politica non esisterebbe la democrazia»

«Libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti», ha ammonito Mattarella. «Soltanto la via della collaborazione e del dialogo permette di superare i contrasti». Alla presenza di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, di Emanuele Antonelli, presidente della provincia di Varese, e del sindaco Davide Galimberti, nonché delle autorità civili e militari, il prefetto Enrico Ricci, accompagnato dal generale Domenico Ridella, ha letto il tradizionale discorso del capo dello Stato.
«I valori della civiltà», ha ricordato Mattarella, contrastano «in modo radicale» con l’idea di «fomentare scontri, con la continua ricerca del nemico». Il compito dei prefetti si fa tanto più delicato in un momento di incertezza del ciclo economico, in cui «la condizione di donne e uomini in difficoltà è alleviata dalle reti di protezione sociale attive sui territori». La guida è «lo spirito della Costituzione repubblicana, dei diritti e doveri dei cittadini che essa proclama, così come dei limiti che pone alle autorità, nel segno del primato della legalità».
«È una giornata importante, che celebra un momento fondamentale della nostra storia e ci consente di poter vivere in democrazia», ha dichiarato Fontana, che ha ringraziato i sindaci presenti «per la passione e l’impegno che ogni giorno mettono in campo per amministrare le loro comunità». Il governatore si è rivolto anche ai giovani, dicendo loro «di aver fiducia nelle istituzioni e nella politica. Di credere nella politica perché, se non ci fosse, non esisterebbe la democrazia».

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«Non è soltanto un evento istituzionale»

La cerimonia è continuata all’Università dell’Insubria. In aula magna Ricci ha mostrato le riprese dell’anticipazione della festa, martedì 28 maggio ai Giardini Estensi, con la conferenza sull’inno nazionale tenuta dal professore Michele d’Andrea agli studenti di scuole medie e superiori. Richiamando l’opera di valorizzazione compiuta a riguardo dal presidente Ciampi, ha esortato i presenti a cantarlo seguendo le parole dei ragazzi.
È quindi seguito il conferimento, ai cittadini di Varese che hanno contribuito al progresso della comunità, dell’onorificenza dell’ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, nonché delle Stelle al merito del lavoro a Lucio Foglia e Marina Volontè, entrambi dipendenti della Leonardo Spa di Samarate, che non hanno potuto partecipare alla consueta cerimonia a Milano del primo maggio. È stata inoltre consegnata, a familiari di deportati nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale, la Medaglia d’Onore, simbolico risarcimento morale attribuito dallo Stato italiano.
Alla conclusione dell’evento Ricci ha espresso il proprio apprezzamento per l’affluenza: «Quella del 2 giugno non è soltanto un evento istituzionale, è una festa di tutti noi: è bella quando c’è partecipazione popolare. Viva l’Italia, viva la Repubblica».

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