Fiamme nel carcere minorile Beccaria di Milano, tre agenti intossicati

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Il carcere minorile di Milano

MILANO – Il fumo, il materasso incendiato, la corsa del personale penitenziario per evitare il peggio e l’allarme. Il bilancio di un rogo divampato, presumibilmente volontariamente, all’interno di una cella del Beccaria di Milano è di tre agenti intossicati, finiti in ospedale per accertamenti. Il clima, dopo l’evasione di alcuni giovani detenuti sotto Natale, nel carcere minorile milanese resta teso.

L’incendio e l’intervento

Era da poco scattata la mezzanotte quando è partito l’allarme da uno dei blocchi del Beccaria. Immediata l’evacuazione della cella nella quale sono divampate le fiamme e quelle limitrofe. Per riuscire a evitare il peggio ai detenuti, tre agenti della penitenziaria sono finiti in ospedale per aver inalato molto fumo, per fortuna in condizioni non gravi. Ora sono in corso accertamenti per risalire alle singole responsabilità.

Il precedente e la situazione della struttura

E’ il secondo tentativo di incendio dopo la fuga, lo scorso 25 dicembre, di sette giovani detenuti che, approfittando dell’ora d’aria e di alcune falle nel sistema di protezione esterno del penitenziario, sono riusciti a fuggire calandosi con dei lenzuoli lungo il perimetro. Quattro sono già stati ritrovati e riportati in cella. Anche in quel caso, in segno di protesta, erano stati dati alle fiamme altri materassi, con il conseguente ricovero in ospedale di altri quattro agenti. Sulla struttura, che da anni attende radicali ammodernamenti sia strutturali che gestionali, si sono accesi i riflettori della politica.

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