Fondazione Cariplo, un milione e mezzo per incentivare la lettura dei libri

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VARESE – «“Per il libro e la lettura” vuole essere una specie di bandiera; un segnale rivolto sia al Governo che ai vari enti locali, perché la lettura di libri e la formazione personale diventino centrali per le politiche nazionali». Così Andrea Mascetti, avvocato di Varese e coordinatore della commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo, ha illustrato il bando che l’ente ha pubblicato online martedì 6 ottobre: è stato stanziato un milione e mezzo di euro per sostenere la lettura, affinché diventi una pratica quotidiana per fasce sempre più ampie della popolazione.

I requisiti per poter candidare un progetto

Per promuovere l’aumento del numero di lettori la Fondazione intende sostenere progetti che stimolino la curiosità e il piacere di leggere, soprattutto per quanto riguarda bambini, adolescenti, anziani e adulti con scarsa propensione alla lettura e/o con minori opportunità. Sarà inoltre dedicata particolare attenzione agli interventi nelle aree marginali del territorio di riferimento della Fondazione o nelle periferie dei grandi centri urbani.
È possibile partecipare al bando fino al 16 dicembre. I progetti candidati dovranno combinare tre elementi fondamentali: la condivisione e la socializzazione tra i partecipanti, il loro protagonismo e la continuità progettuale attraverso il radicamento in presidi fisici presenti sul territorio. Le informazioni in merito sono disponibili alla pagina Bandi, sezion dove sarà inserito un documento di Faq (domande frequenti) delle quali è raccomandata la consultazione prima di elaborare i progetti.

La formazione che una volta era fondamentale

La lettura è una pratica essenziale per l’inclusione sociale, economica e culturale dei cittadini. Consente infatti l’accesso alla conoscenza e all’informazione e svolge anche un ruolo abilitante nei confronti di tutte le forme di partecipazione culturale: i dati Istat riportano infatti che i lettori tendono a frequentare cinema, teatro e musei o mostre più spesso dei non lettori. «Un cittadino che legge poco, non ha curiosità e si perde tra le tecnologie senza avere quella formazione che una volta era fondamentale, rischia di diventare una persona con una visione molto meno ampia del mondo», ha sottolineato Mascetti.

Una chiamata alle armi

«Con un milione e mezzo di euro non possiamo certo risolvere il problema della lettura in Italia, uno dei Paesi nei quali si legge di meno e ogni anno si registra un calo dei lettori. Il bando, che interesserà la Lombardia e le province di Novara e Verbania, vuole però essere un vessillo da mostrare, nella speranza che altri possano seguire e migliorare il progetto. È una chiamata alle armi perché si torni a leggere, e magari torni anche l’interesse per quell’universo costituito dalle piccole librerie, che un tempo erano un luogo di incontro e socialità. Ora invece diminuiscono i lettori; certamente la tecnologia, e i cellulari, tendono ad assorbire l’attenzione, specialmente dei più giovani. Prima parte di loro si nutriva di letture attingendo alle libreria di famiglia, una porta d’accesso ad altri mondi che sta anch’essa sparendo».

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