Fondazione Cariplo, cinque milioni per il Varesotto. Le linee guida di Mascetti

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VARESE – «Siamo di fronte a un’emergenza che riguarda la lettura, nel nostro Paese sta diventando una rarità. Oltre che con gli strumenti di lavoro già presenti, vogliamo affrontarla con altri nuovi perché torni a essere centrale, soprattutto nella formazione culturale dei giovani». Andrea Mascetti, avvocato di Varese da giugno coordinatore della commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo, ha descritto le linee guida che ne orienteranno l’attività. Dall’ente stanno per arrivare cinque milioni di euro per progetti nel territorio della provincia.

Lavorare con arte e cultura

«Non è stato un passaggio facile ma, in questi mesi, la nuova direzione si è dimostrata all’altezza», ha detto Mascetti dell’importante cambiamento che alla guida della fondazione ha visto succedere Giovanni Fosti allo storico presidente Giuseppe Guzzetti. «Ora siamo impegnati su diversi fronti per inquadrare i temi più importanti dei prossimi quattro anni: tra i primi spunti, oltre all’emergenza lettura, c’è il rapporto tra mondo del lavoro e cultura. Non mi riferisco tanto agli operatori culturali della sfera associativa o del terzo settore, bensì a tutto il mondo che lavora attorno alla cultura. Per esempio artigiani che operano per il recupero di beni storici, oppure consulenti che sviluppano i progetti delle associazioni e le accompagnano. Anche in questo caso è necessario trovare nuovi strumenti per sviluppare possibilità di lavoro».

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Ridare fiato a voci indipendenti

«Nel discorso della lettura si inserisce anche la rinascita delle librerie indipendenti, che un po’ allargavano la coscienza del pubblico, o anche dei piccoli editori, di libri rari o creati in modo artigianale. Farebbero parte del nostro progetto di rilancio, che comprende anche i luoghi in cui si può sviluppare la lettura. Se si tolgono le grandi catene quel mondo di piccole librerie, magari anche monotematiche (ad esempio sullo sport, la montagna, la cultura orientale, etc.) ormai è venuto meno perché non riesce a tenere il passo con le esigenze dell’economia attuale. L’auspicio è che si possa ridare fiato a queste voci indipendenti».

Cinque milioni per progetti emblematici

In Fondazione Cariplo sono rappresentate tutte le province lombarde. Nell’ultimo mandato, di 28 componenti della Commissione Centrale di Beneficenza, ben 4 appartengono a quella di Varese: «Oltre a me ci sono Giuseppe Banfi, direttore scientifico del Gruppo Ospedaliero San Donato, Lisa Fagnani, avvocato di Busto con grande esperienza nel terzo settore e Sarah Maestri, attrice attenta al mondo dei minori, in particolare a quello delle adozioni». Come ha spiegato Mascetti, «ogni sei anni viene data alle province una grossa somma di denaro: a Varese spetteranno cinque milioni di euro per i cosiddetti Progetti Emblematici, di grande caratura. Sono già stati depositati e sono molteplici; è iniziata l’istruttoria in cui si capirà a quali verranno aggiudicati i fondi. Di solito riguardano un progetto sulla cultura, uno sulla ricerca scientifica, uno sul sociale e uno sull’ambiente».

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