Fondi per potenziare linea Gallarate-Milano, pendolari contro residenti

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LEGNANO – «Un’opera utile e imprescindibile per i collegamenti con il capoluogo». «No, un progetto sbagliato e che non risolverà i problemi». Stesso progetto, opinioni opposte. Lo stanziamento di 500 milioni di euro da parte del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) per il potenziamento della tratta ferroviaria Milano-Gallarate nei primi 9 km tra Rho e Parabiago divide i cittadini: da una parte i pendolari che prendono il treno ogni giorno per recarsi nei luoghi di lavoro o di studio fra mille disagi, dall’altra gli abitanti dei comuni interessati dal progetto.

Il comitato Rho-Parabiago: «Progetto pluribocciato e inutile»

«Siamo sconcertati dal fatto che il governo abbia previsto la copertura di una cifra così ingente per un progetto che non solo non è stato ancora approvato, ma ha collezionato continue bocciature dalla sua prima presentazione nel 2009» spiega il comitato Rho-Parabiago, che raccoglie i residenti lungo la linea e ricorda tutti gli stop subiti dal progetto: «Annullato nel 2012 dal TAR e successivamente dal Consiglio di Stato, respinto nel 2014 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, respinto dallo stesso Consiglio nel 2018 alla sua ripresentazione per motivi formali e infine respinto ancora il 24 maggio dallo stesso Consiglio per il permanere di numerose e sostanziali lacune tecniche. Un record di giudizi negativi che mette in luce la debolezza tecnica del progetto, che prevede un ampliamento della sede ferroviaria sovradimensionato rispetto alla ristrettezza del corridoio in cui si colloca e incompatibile con il contesto abitato circostante». Quanto alle ricadute sui pendolari, «i disservizi dipendono in gran parte dai guasti e dai conseguenti ritardi. Aggiungere due binari tra Rho e Parabiago non apporta alcun beneficio ».

Comitato Gallarate-Milano: «No, potenziamento imprescindibile»

Di tutt’altro avviso il comitato pendolari Gallarate-Milano, secondo il quale i binari in più tra Rho e Gallarate permetteranno di distribuire meglio i treni su una linea satura, «quindi anche una maggiore puntualità dei diretti che non dovranno accodarsi ai treni S5, che spesso ritardano la loro marcia a causa del sovraffollamento. L’alternativa è il trasporto su gomma, che aumenta l’inquinamento nella regione europea con la peggiore qualità dell’aria». Quanto ai «due treni all’ora in più nelle ore di punta su Parabiago» stimati dai residenti, «quei treni servono a migliorare la vita di chi prende il treno o di chi vorrebbe prenderlo, ma non riesce perché è troppo pieno. Le nostre convinzioni sull’utilità dell’opera sono sostenute anche da RFI, Regione Lombardia e TreNord». Conclusione: «Il potenziamento è imprescindibile, avendo ovviamente attenzione alla tutela del territorio con le massime perequazioni possibili». Prossima fermata del progetto a settembre, con le modifiche apportate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.

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