Fontana: “Lombardia zona rossa? Non si sa. Ma verrà deciso su dati di 10 giorni fa”

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MILANO – Sarà zona rossa in Lombardia? «Fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale “fascia” la Lombardia si collochi. Da nostre informazioni, l’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l’analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa. Ciò è inaccettabile». Lo sfogo è firmato dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che esce allo scoperto con un post su Facebook a poche ore di distanza dall’entrata in vigore delle nuove restrizioni. Un attacco frontale al governo, dopo che sul “Corriere della Sera” di oggi era già stata rivelata la contrarietà del governatore rispetto alle modalità di intervento messe in campo dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte.

Zona rossa o no?

I cittadini, e soprattutto gli imprenditori, attendono con ansia di sapere se la Lombardia sarà tra i territori a più alto rischio Covid, alla luce del Dpcm firmato nella notte tra il 3 e il 4 novembre dal premier Giuseppe Conte, che prevede una classificazione delle regioni in base alla fascia di rischio (gialla, arancione e rossa). Ma anche Attilio Fontana non ci sta a navigare a vista: «Facciamo chiarezza – scrive – è entrato in vigore il nuovo DPCM che regolamenta le azioni per il contenimento del Covid, territorio per territorio, sulla base di 21 indicatori tecnici analizzati dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale. Ora è un’ordinanza del Ministero della Salute, non dell’Amministrazione regionale, che, sempre sulla base della valutazione dei dati da parte del CTS, deve stabilire in quale Fascia si trovi ogni Regione: Gialla, Arancione o Rossa, con i conseguenti diversi livelli restrittivi».

Dati da aggiornare

La decisione ancora non c’è, ma le modalità con cui verrà presa lasciano indignato il presidente di Regione Lombardia: «Le valutazioni – aggiunge il presidente della Regione – devono essere fatte sulla base di dati aggiornati ad oggi, tenendo conto delle restrizioni già adottate in Lombardia, dei sacrifici già fatti dai lombardi in questi 10 giorni per contenere la diffusione del virus e dai quali registriamo un primo miglioramento. Sto insistendo perché, prima che si stabilisca dove la Lombardia si collochi, i dati devono essere aggiornati».

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