Forza Italia punta alla presidenza di Villa Recalcati: Zappamiglio in pole position

da sinistra: Battaglia, Longhini, Rossello e Tagliani

VARESE – «Ci davano finiti. Invece, non solo il partito ha tenuto, ma è a mezzo punto di distanza dal nostro alleato leghista. Ora dobbiamo rilanciare la nostra azione politica». Con queste parole il vice commissario Giuseppe Taldone ha aperto la conferenza stampa post elettorale (di oggi, sabato 15 ottobre) nella sede di via Marcobi.

Obiettivo presidenza

Dopo di che è subito passato a parlare di elezioni provinciali: «Vogliamo vincere e non possiamo sbagliare il nome del candidato. Forza Italia metterà sul tavolo il proprio candidato con la convinzione di poter trovare il sostegno anche degli altri partiti di coalizione». Il nome da spendere, inutile girarci in giro, è quello di Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore e responsabile provinciale degli enti locali. Taldone non si sbilancia, ma neppure smentisce, poiché la politica ha le sue intoccabili liturgie. Tanto che già domani ci sarà un summit del centrodestra: «Lì avvieremo il discorso, anche sulla basa del fatto che Lega e Fratelli d’Italia hanno già fatto alcune proposte che non hanno incontrato il completo gradimento interno ai loro partiti. Ripeto, serve una persona che sappia aggregare e noi l’abbiamo».

Zappamiglio in pole

C’è il nome quindi. Ma alla conferenza non c’è Pietro Zappamiglio. «Per un impegno personale inderogabile», spiegano lontano dai microfoni i vertici del partito. Ci sono invece i varesini Simone Longhini, Domenico Battaglia,Rosa Tagliani e Nadia Dal Secco; i bustocchi Orazio Tallarida (commissario cittadino) accompagnato da Laura Rogora (nome in pole position per un candidatura alle regionali), Federico Radice e Giada Martucci, gli inossidabili Osvaldo Piccinelli e Ambrogio Mazzetti; l’ex sindaco di Marnate Marco Scazzosi, il fagnanese Gabriele Moltrasi, Valter Galli da Caronno Pertusella. Assente anche il gallaratese (ed ex sindaco) Nicola Mucci, nome che gira per una candidatura al consiglio regionale.

Un consigliere. In Regione

Insomma una partecipazione numerosa. Certamente più numerosa rispetto alle conferenze organizzate in campagne elettorale. E a chiedere quante possibilità di successo di avere il «un nostro uomo» in corso per Villa Recalcati è stata la deputata appena rieletta (non a Varese, pur essendo candidata anche qui) Cristina Rossello. «Sono scaramantico – ha risposto Taldone – ma credo ci siano ottime possibilità di convincere gli alleati».

Ora, senza stare a guardare i fasti di un passato recente che non tornerà, occorre dire che i Berluscones della provincia di Varese (quelli rimasti e i nuovi) hanno dimostrato di aver ritrovato entusiasmo. E Cristina Rossella ha ricordato come anche il clima è cambiato rispetto al suo esordio qui a Varese. «Merito di tutti quelli che hanno lavorato e ci hanno sempre creduto», ha detto in sintesi.

E guardando all’orizzonte regionale Taldone ha spinto sull’acceleratore: «Metteremo in campo un lista forte e con un obiettivo molto chiaro, ovvero eleggere un consigliere. Non sarà semplice perché qui la Lega, nonostante il risultato delle politiche, è ancora forte. Noi però siamo convinti delle nostre potenzialità e l’8% nazionale ci dà buone speranze».

Mazzetti: «Hanno maltrattato il nostro presidente»

A dare una punta di polemica, anzi a manifestare un sfogo, poi definito, del tutto personale è stato il forzista di lunga data Ambrogio Mazzetti: «Non possiamo passare sopra a come è stato trattato Berlusconi in Senato. Giorgia Meloni (che Mazzetti ha definito forse per la differenza di età “ragazzina”), probabilmente farà il presidente del Consiglio, ma deve imparare il rispetto». Gelo in sala per qualche secondo. Sciolto da qualche battuta distensiva e dalle conclusioni dell’onorevole Rossello, la quale ha ribadito di voler essere punto di riferimento anche per la provincia di Varese.