Elezioni in Provincia, Galimberti fa i nomi: «Cerini o Magrini per la presidenza»

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VARESE – Non ha intenzione di candidarsi per Villa Recalcati, anche se in più occasioni ha parlato “da sindaco della provincia” più che da primo cittadino di Varese. Davide Galimberti però, in vista delle elezioni, mette sul tavolo due candidature per la presidenza dell’ente di piazza Libertà. Sono i civici «Mirella Cerini e Marco Magrini. Due nomi che potrebbero incontrare un’ampio sostegno».

Nomi da bruciare o da far correre?

La prima regola non scritta delle politica è che un nome “esce” per essere bruciato. Ma a questo giro il sindaco Davide Galimberti, ospite a Malpensa 24 Tv, mette sul tavolo due ipotesi “ignifughe”, soprattutto nel momento in cui Emanuele Antonelli andrà lungo con la convocazione delle elezioni. E il perché è presto detto: i tempi lunghi restringono (e di molto) i ranghi tra i papabili. E tra questi ci sono certamente il sindaco di Castellanza e quello di Masciago Primo. Anche perché il Partito democratico non ha un nome di bandiera da mettere in campo.

Nomi che fanno discutere

La mossa di Galimberti ha subito creato un po’ di agitazione nel panorama politico provinciale. Da un lato ci sono i delusi dalla non convocazione immediata delle elezioni. Dall’altro c’è un centrodestra (o meglio quella parte di centrodestra che ha fatto sponda alle lungaggine del presidente) che, proprio nelel prossime ore, potrebbe trovare la quadra attorno alla candidatura di Pietro Zappamiglio. Se così fosse si concretizzerebbe l’accordo siglato prime delle amministrative del 2021 che prevedeva la presidenza di Villa Recalcati a un uomo di Forza Italia. E in tutto questo resta da capire cosa farà il gruppo di Eupolis, civici che intendono marciare compatti e che potrebbero sparigliare dopo aver visto sacrificato il propri candidato Mattia Premazzi, il quale non potrà correre per via dei tempi ristretti di fine mandato da sindaco di Venegono inferiore.