Brandi stupisce le Arti di Gallarate. “Buon anno, ragazzi” concede la replica

Francesco Brandi teatro Gallarate

GALLARATE – “Buon anno, ragazzi” ha stupito ieri sera, 4 febbraio, il teatro delle Arti. E il pubblico di Gallarate, preparato ed esigente, ha risposto regalando cinque minuti di applausi a Francesco Brandi e ai coprotagonisti del quinto appuntamento con la stagione teatrale 2019-’20. La commedia – una produzione del Teatro Franco Parenti – è in replica questa sera (biglietti ancora disponibili direttamente in cassa).

Il Capodanno che non ti aspetti

Il lavoro è firmato da Raphael Tobia Vogel insieme al volto cinematografico di Francesco Brandi, nipote di Silvio Orlando. A teatro questa volta calza perfettamente i panni di Giacomo, ragazzo-padre e insegnante di filosofia precario, che si trova a passare da solo la notte di Capodanno. Sembrerebbe una sua scelta, più imposta dalle circostanze che effettivamente voluta, ma in ogni caso i suoi piani saltano a causa della irruzione di una serie di personaggi che gli faranno capire la reale importanza della vita, fino a stravolgerla. Non è certo il Capodanno che si aspettava, ma sarà di certo un buon anno. Perché da quel momento nulla sarà più uguale all’immobile apatia in cui Giacomo pensava, o sperava, di aver trovato un triste ma sicuro rifugio.

Ironia e riflessione

La narrazione scorre senza momenti morti, un sottile umorismo colora gli spazi più bui, ma soprattutto “Buon anno, ragazzi” sembra essere riuscito a dipingere con sano realismo e la giusta dissacrazione la condizione del trentenne attuale: l’incertezza degli affetti, la precarietà del lavoro, l’ingombrante sostegno dei genitori, le sincere ma vacue amicizie. La scenografia è essenziale e Giacomo sa che non può riempirla da solo per troppo tempo.  L’intelligenza della coppia Brandi-Tobia Vogel si misura anche nella capacità di attorniarsi di validi coprotagonisti senza il timore che possano rubare la scena. Tra i punti di forza di questo spettacolo spiccano senz’altro loro, che compaiono a poco a poco sulla scena. I due genitori, il vero valore aggiunto di “Buon anno, ragazzi”, interpretati da una bravissima Daniela Piperno e da un sagace Miro Landoni. Non passano inosservati nemmeno Loris Fabiani e Sara Putignano. E’sua la battuta simbolo dell’intero spettacolo: «Chi vuole tempo è la frase di chi sa che è ormai troppo tardi».

Francesco Brandi teatro Gallarate – MALPENSA24