Il Teatro Delle Arti augura “Buon anno, ragazzi” con la commedia di Brandi

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GALLARATE – A Gallarate torna il Teatro Franco Parenti di Milano con una commedia che avrà tra i suoi protagonisti Francesco Brandi. Si tratta di “Buon anno ragazzi”, opera della quale il nipote di Silvio Orlando è autore: martedì 4 e mercoledì 5 febbraio sarà alle 21 al Teatro delle Arti per portare in scena lo spettacolo, una riflessione sulla difficoltà di gestire gli affetti, che prosegue il sodalizio tra la sua penna e l’estro visivo di Raphael Tobia Vogel.

Da Paolo Virzì a Nanni Moretti

Francesco Brandi è nato a Legnago nel 1982 e si è diplomato in recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione di Giancarlo Giannini. Attore dal 2006, nella sit-com di Rai Uno “Cotti e mangiati”, negli anni seguenti si è diviso tra cinema, televisione e teatro, aggiungendo l’attività di drammaturgo; ha lavorato, tra gli altri, con Paolo Virzì (“Tutta la vita davanti”), Massimo Venier (“Generazione 1000 euro”), Pupi Avati (“Un matrimonio”), Andrée Ruth Shammah (“Il malato immaginario”) e Nanni Moretti (“Habemus Papam” e “Mia madre”). Al suo fianco in “Buon anno ragazzi”, con la regia di Raphael Tobia Vogel, ci saranno Loris Fabiani, Miro Landoni, Daniela Piperno e Sara Putignano.

A un passo dal baratro

L’opera, inserita nella stagione promossa dal Centro Culturale del Teatro delle Arti con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura, narra la storia di Giacomo, un insegnante di filosofia. Scrittore precario, compagno e padre ancor più precario, si trova a passare da solo, per sua scelta, la notte di Capodanno. A poco a poco questa solitudine svanisce e la sua casa si riempirà di persone che, invece, per un motivo o per un altro, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno bisogno di lui, quantomeno hanno bisogno di dirgli qualcosa.
Andrà in scena una riflessione sulla difficoltà di gestire gli affetti, sulla patologica incapacità di utilizzare un dizionario leale e amorevole con le persone più vicine, con le quali è invece facile scontrarsi in una quotidianità che, nella migliore delle ipotesi, appare noiosa. Fino a quando però non arriva l’imprevisto, che spaventa e porta a un passo dal baratro; costringendo a mettere in salvo, letteralmente e non, la propria vita, l’unica cosa che non può mai passare in secondo piano.

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