BUSTO ARSIZIO – L’Avversario torna al Gagarin per presentare “Sangue sangue”, sua ultima fatica dalle tinte fosche. Ad aprire la serata sarà Acid Jack Flashed, con un’esibizione dagli esiti imprevedibili che ricorderà la struttura a bivi di un librogame. Vantano una lunga militanza nella scena indie di Varese i musicisti che oggi, sabato 5 ottobre, suoneranno al circolo Arci di Busto Arsizio; i live avranno inizio alle 22.
Un disco notturno e istintivo
«Ho iniziato suonando darkwave, passando poi a un’elettronica dalle sonorità più pop. Tra le influenze ci sono formazioni come Nine Inch Nails, Daft Punk, Chemical Brothers e l’ascolto di tanto trip hop. L’Avversario è nato dalla loro unione con il sound creato alla chitarra da Tsuna, e dal groove generato dal basso di Francesca Tavino e dalla batteria di Ivan Schapira». Andrea Manenti, polistrumentista già in Mind Drop, Plastik e Freelance Company, nonché nel collettivo Dowlouders e nel progetto jazz Finger Food Desperados, descrive così la sua ultima creatura musicale. Se l’esordio “Lo specchio”, basato sul tema del doppio, era introspettivo e speculativo, il suo successore, che segna un ritorno al passato, guarda più alle emozioni: «“Sangue sangue” è un disco dal mood notturno, disperato e più istintivo. Non c’è un vero e proprio messaggio, piuttosto un malessere legato allo stile di vita attuale. Tant’è che è difficile riconoscersi nelle proposte musicali: mi trovo più in sintonia con gli scrittori. Autori come Carrère, Houellebecq, Sartre e Schopenhauer; ultimamente mi ha colpito il sentimento nichilista di Thomas Ligotti in “Teatro grottesco” e “La cospirazione contro la razza umana”».
Si decide per alzata di mano
In apertura ci sarà Acid Jack Flashed, eclettico cantautore che ha ideato un’esibizione ispirata alle storie a bivi dei librogame, in cui è il lettore a creare la trama scegliendo una tra le varie alternative presentate in ogni paragrafo. «Non so che canzoni suonerò. Potrebbero essere punk, psichedeliche o di folk medievale: sarà il pubblico a decidere ogni volta per alzata di mano. Il risultato sarà sicuramente un paesaggio sonoro molto vario, in cui so solo con quale pezzo comincerò». Giacomo Premoli, questo il suo vero nome, annovera tra le sue ultime opere “The Invisible Men” e “Washing in dirty water Part. 1”. Artista poliedrico, è attualmente impegnato in tre progetti: la rivisitazione del suo disco “The devil’s charm”, un album che in ogni brano lo vedrà suonare con una band differente e, infine, un concept su un serial killer che nelle sonorità richiamerà la musica dei Cramps.
