25 aprile, contestazione a Gallarate. Cassani attacca Anpi e comunisti 

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GALLARATE – Contestazione oggi, 25 aprile, durante le celebrazioni della Liberazione a Gallarate. Ad accendere la miccia il sindaco Andrea Cassani che, durante il discorso ufficiale, ha attaccato duramente la sezione locale dell’Anpi e i comunisti presenti con le bandiere. Ecco il discorso ufficiale: 

Il discorso del sindaco

Cari ragazze e cari ragazzi, in questo 25 aprile mi rivolgo soprattutto a voi, perché dovete capire cos’è il 25 aprile. Dovreste capire che è una giornata di commemorazione per tutti e non solo per una parte. Non è solo la festa di quella parte che ne pretende le celebrazioni universali ma ogni volta crede di poterla viverla esclusivamente come la “propria festa”.Nel mio primo 25 aprile da sindaco, nel 2017, dal palchetto definii “vile” una frase che avevo letto nei giorni precedenti e per questo ci fu una pioggia di proteste.
Dopo quel 25 aprile ho capito che uno può anche dire anche le cose più scontate, le più ovvie, ma se le dice in questa giornata, fornisce solo a certe persone un’occasione per far polemica e per mettersi in mostra…Quindi non per viltà ma solo per evitare di far pubblicità gratuita a questi soggetti, ho deciso in questi anni di vivere un 25 aprile più retorico: per anni ho digerito in silenzio quelle bandiere del PCI all’interno del Cimitero, bandiere che rappresentano il regime totalitario che ha mietuto più vittime nel corso della storia.Lo stesso regime comunista che ha compiuto gli efferati massacri delle foibe a cui recentemente abbiamo intitolato questo Largo.Per anni ho scelto di non dire la mia sulla strumentalizzazione politica di questo evento e per anni il fatto che le orazioni si siano tenute in un posto riparato e protetto come questo Largo e non in mezzo a una strada, non ha creato problemi a nessuno. A tutti è stato consentito di partecipare alla cerimonia: di recitare una preghiera per i caduti al Cimitero, di ascoltare le orazioni, di ascoltare la banda per le vie della Città, di portare un tributo sia al monumento della Resistenza che e a quello di tutti i caduti.Ora, dopo oltre cinque anni, nel primo 25 aprile dopo tanti anni in cui il popolo ha scelto un governo di centro destra, tornano in auge le varie proteste architettate da ANPI a livello nazionale.E quindi anche a Gallarate, non sapendo cosa inventarsi i rappresentanti dell’ANPI locali, la polemica viene fatta per ottenere l’orazione in Largo Camussi.Questa volta, purtroppo, non ce la faccio a mordermi la lingua…Capite bene ragazzi, quanto poco senso ha tutto ciò? Non interessa cosa si fa, non interessa cosa si dice, né come si dice. Interessa solo far polemica, per avere visibilità e per dimostrare a qualcuno che esistono; che sono parte integrante di un meccanismo politico.
Qualcuno ragazzi vi vorrebbe a queste cerimonie non per ricordare chi è caduto in guerra 80 anni fa, bensì per usarvi come strumento di propaganda politica di sinistra.
L’ANPI, come ogni anno in previsione di questa cerimonia, ha presenziato un mesetto fa al tavolo con le associazioni combattentistiche, con le scuole e con le Forze dell’Ordine e dopo che si è presa una decisione il loro Presidente fa un’uscita stampa annunciando che faranno un contro corteo al termine della cerimonia, con una banda alternativa alla Concordia che suonerà al loro fianco, ignorando quindi il protocollo della cerimonia pubblica.
Se questo è il rispetto che qualcuno ha delle istituzioni e degli altri soggetti che partecipano alle riunioni, prenderemo atto del loro atteggiamento e l’anno prossimo, per rispetto degli altri partecipanti alle riunioni, eviteremo di perdere tempo discutendo con loro del 25 aprile.
Questa cerimonia dovrebbe essere di tutti per celebrare i nostri valori più importanti, come la democrazia.Se qualcuno invece, ha voglia di festeggiare in modo sinistrorso il 25 aprile, è libero di farlo ma non sotto l’egida municipale.
Quindi buon 25 aprile ragazzi, per voi e per tutti i bambini e i ragazzi che in guerra (e persino dopo la guerra) hanno perso la vita.Con l’augurio che quando sarete grandi possiate celebrare un 25 aprile scevro da strumentalizzazioni politiche della storia. Fatelo per quei valorosi partigiani che preferirebbero essere festeggiato sotto a bandiere tricolore e non sotto a bandiere del partito comunista o arcobaleno.

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