Svastiche alla pietra d’inciampo. A Gallarate profanato il 25 Aprile

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GALLARATE – Una svastica è comparsa sul muro di via Mameli, nella notte del 25 aprile. Proprio dove sabato scorso – 23 aprile – è stata posata la pietra d’inciampo per ricordare Vittorio Arconti, ucciso nel 1944 nel campo di concentramento a Mauthausen. La pietra è stata inoltre imbrattata con la vernice. A renderlo noto è il presidente della sezione locale dell’Anpi, Michele Mascella. Un’altra scritta è apparsa anche in via Pegoraro («25 aprile festa del vile») e poi in via Vittorio Veneto («partigiani assassini»). Due punti che, purtroppo, non sono estranei a questi gesti in città: l’anno scorso scritte neonaziste hanno occupato i muri con parole che inneggiavano ad Adolf Hitler.

La condanna da parte del sindaco

Durante la cerimonia per celebrare la Festa del Liberazione, il sindaco Andrea Cassani non era a conoscenza del fatto. Ma ha subito condannato il gesto: «Sicuramente faremo in modo di rimuoverle», ha garantito. «Non è giusto che questi segni, che testimoniano i sacrifici delle persone, vengano imbrattati o che ci siano scritte ingiuriose. Prendo l’impegno, ovviamente, per fare in modo che le svastiche e le scritte vengano cancellate».

La scritta in via Pegoraro:

La scritta in via Vittorio Veneto:

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