Rosella Postorino alla Biblos di Gallarate: il nuovo romanzo del Premio Campiello

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GALLARATE – Nel 2018 ha vinto il premio Campiello con “Le assaggiatrici” e oggi, martedì 31 gennaio, è uscito per Feltrinelli il suo nuovo libro “Mi limitavo ad amare te”. È con Rosella Postorino il primo appuntamento del mese di febbraio di Biblos che venerdì 3 vedrà la scrittrice presentare alle 18 a Gallarate «un romanzo potente, emozionante e di una forza disarmante: abbiamo avuto il piacere di leggerlo in anteprima e ce ne siamo innamorate». A moderare l’incontro sarà la giornalista e scrittrice Sara Magnoli; è gradita la prenotazione contattando via e-mail l’indirizzo biblosgallarate@gmail.com.

La trama

A volte essere strappati all’amore è l’unico modo che abbiamo per sopravvivere. Nella primavera del 1992, sopra l’orfanotrofio di Sarajevo, il cielo è di lamiera. Omar ha dieci anni e, nonostante sia una cosa pericolosa, passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da quando una granata l’ha sottratta al suo abbraccio, non sa più se è viva. Di notte il fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Soltanto Nada, con i suoi occhi celesti, è diventata per lui un desiderio. Ha sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Per allontanarli dalla guerra, una mattina di luglio un autobus porta via i bambini contro la loro volontà.

Se la madre di Omar è ancor viva, come farà a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l’Italia, lungo strade in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Segnati da una tragedia che scuote l’Europa e manda in pezzi il loro mondo, questi tre ragazzi soli stringono un legame tormentato e imprescindibile, che durerà per sempre. Rosella Postorino ci consegna un appassionante romanzo di formazione, e un romanzo di guerra, sull’ “inconveniente di essere nati”, sulla facilità di compiere e di subire il male, sulla lealtà e sul tradimento, sulla sconfitta e sul riscatto, su quanto sia incredibile la pulsione di vita che perdura a dispetto di tutto. “Cosa facevo io mentre durava la Storia? Mi limitavo ad amare te” (Izet Sarajlić, “Cerco la strada per il mio nome”).

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