GALLARATE – La sezione di Gallarate dell’associazione Madri e Vedove di Guerra fu aperta il 21 giugno 1921: unica allora presente nell’Alto Milanese (la città faceva ancora parte della provincia di Milano) ad assistere le famiglie dei caduti, diventò un punto di riferimento per un’ampia parte della popolazione. Il centenario dell’avvenimento è stato ricordato domenica 28 giugno nella celebrazione che si è svolta alla presenza della vicesindaco Francesca Caruso, di Maura Orlando, assessore alla cultura di Samarate, di Pierangela Cassinerio, capogruppo consiliare di Ferno, e delle diverse associazioni del territorio accorse.
La medaglia d’oro consegnata a Giovanni Moscato
«È stata un incontro davvero emozionante», ha raccontato Sergio Ferrario, presidente provinciale e regionale dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra. «Nella messa a Santa Maria Assunta, seguita al ritrovo di autorità e associazioni in piazza Libertà con labari e bandiere, il prevosto don Riccardo Festa, che ha ricordato il nostro fondatore Padre Enrico Mauri, ha esposto sull’altare un libro risalente al 1921 con i nomi dei caduti di Gallarate».
La cerimonia è continuata in piazza Risorgimento con la deposizione ai piedi del suo monumento di una corona d’alloro: «Mi associo alle parole pronunciate dalla vicesindaco Caruso: questi eventi onorano la città e come lei ringrazio le associazioni d’arma e del territorio che hanno partecipato», ha aggiunto Ferrario, che ha consegnato a Giovanni Moscato, presidente della sezione di Gallarate, il quadro con la medaglia d’oro conferita dal comitato provinciale. «La sua sede è particolarmente importante anche per i rari documenti storici: conserva ancora il registro della contabilità e il libro con tutti i verbali dell’epoca della fondazione».
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