«Cassani si prende gioco del Mef e dei gallaratesi» 

Gallarate città e vita mef

L’ultima Commissione Bilancio, convocata dalle forze di opposizione, ha preso in esame le irregolarità e carenze che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha contestato al Comune di Gallarate in data 26/03/2021. A distanza di una settimana dall’incontro, intendiamo porre l’attenzione sul primo dei 7 rilievi compiuti dal MEF, in particolare su AMSC

Ricordiamo per dovere di cronaca che, dei 7 rilievi ispettivi, soltanto per 2 di questi sono state riscontrate risposte tali da poterli considerare superati; per gli altri 5 sono state confermate le irregolarità ed è stata inoltrata segnalazione alla Corte dei Conti. 

Ciò che emerge dai documenti è di una gravità assoluta, amministrativa e politica. Ci dà l’occasione per riscattare l’azione amministrativa della Giunta Guenzani e l’azione politica dell’opposizione. La prima, svolta con competenza da persone capaci ed esperte; le stesse che in questi anni sono state ingiustamente insultate e ricoperte di infamie. La seconda è stata capace di tenere sempre accesi i riflettori sulle preoccupanti condizioni delle partecipate. 

Nel 2016 il programma elettorale del Sindaco Cassani prometteva il rilancio di AMSC, rilancio annunciato poi a più riprese nel corso del suo mandato. Risultato di questi annunci: oltre 11 milioni di perdite in 5 anni.
Fra tutte le evidenze, il MEF contesta quanto segue: “Ciò che emerge in riferimento alla controllata A.M.S.C. Spa, è una situazione caratterizzata da obbiettive criticità, con risultati di esercizio fortemente deficitari in tutto il triennio 2016-2018 ed un processo di transizione ancora incompleto e indefinito”. 

Nella risposta che il Sindaco indirizza al MEF il 20/07/2021, egli afferma che nel decennio precedente si è fatto molto per razionalizzare le partecipate e lamenta all’ispettore del MEF di non aver dato valore a quanto fatto dal Comune di Gallarate riguardo alle sue partecipate; a comprova elenca una serie di 12 partecipate oggetto di iniziative di riorganizzazione. 

Peccato che il 12/08/2021 il MEF risponda… “elenca una serie di iniziative riorganizzative avvenute, però, prima del 2015”. Ci rendiamo conto? Il Sindaco difende il non operato della sua amministrazione citando quanto fatto dalla amministrazione precedente! 

Ma non è tutto: la prima azione di razionalizzazione citata dal Sindaco è… la vendita di Commerciale gas!
Nella sua lettera si fa vanto di come il Comune di Gallarate abbia registrato un introito di 12,2 milioni dalla vendita di Commerciale gas, utilizzati a decurtazione del rilevantissimo debito di AMSC (che, ricordiamo, nel 2011 era di circa 33 milioni di euro). 

Questa è proprio l’operazione che Cassani e la sua maggioranza hanno fortemente contestato e che ancora citano come la vera causa delle ingenti perdite che AMSC ha realizzato negli ultimi 5 anni! Anni e anni di propaganda bruciati in poche pagine: il MEF bacchetta Cassani, Cassani si gonfia il petto parlando delle azioni promosse dalla Giunta Guenzani: che vergogna… 

Al termine dello scambio epistolare tra Comune e MEF, il verdetto è il seguente: “Le giustificazioni addotte dal Comune non sono, pertanto, accoglibili e il rilievo resta confermato”. 

Più in generale, il MEF afferma che “i risultati di esercizio sensibilmente in perdita e le corrispondenti riduzioni del patrimonio netto fanno ritenere, in estrema sintesi, che il “gruppo Comune di Gallarate” in questi ultimi anni stia “distruggendo” patrimonio”. Per anni siamo stati accusati di aver svenduto i gioielli di famiglia… ora, oltre a smentirsi, è certificato che sia l’amministrazione Cassani a distruggersi i gioielli di famiglia. Con buona pace di Tafazzi… 

Non possiamo sorvolare sul fatto che gli ispettori del MEF siano arrivati in Città, per la prima volta da che si abbia memoria, e non possiamo tacere che il Consiglio comunale sia stato volutamente tenuto all’oscuro di questi rilievi, in piena campagna elettorale. E’ nostro dovere rimarcare che questi documenti sono stati mantenuti riservati agli stessi consiglieri fintanto che la notizia è apparsa sui giornali. E dobbiamo dire che proviamo grandissimo imbarazzo per un Sindaco che, colto in fallo nella sua inadeguatezza, prova a giustificare il proprio operato con le scelte dei propri predecessori, cercando di distogliere l’attenzione dall’oggetto della discussione. 

Ora ci pare decisamente motivata la repulsione di Cassani nei confronti dei burocrati romani: la maggior motivazione a supporto del voto favorevole alla deroga al dibattito pubblico sull’Ospedale Unico, era proprio il tenerli ben alla larga dalla Città. Perché quando arrivano tecnici capaci, inflessibili e competenti… son schiaffoni! 

Città è Vita Gallarate

 

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