Gallarate, al via il processo. I Sinti chiedono a Cassani 250mila euro di danni

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GALLARATE – Sinti contro Cassani: domani, mercoledì 18 maggio, si apre la causa civile per diffamazione contro il sindaco di Gallarate. Le famiglie che vivono nelle roulotte sull’area di via Lazzaretto «erano state additate dal sindaco Andrea Cassani in varie comunicazioni alla stampa e al Prefetto e Questore come autori di un furto d’acqua. Parole pesanti che non hanno accettato e per questo hanno citato in giudizio per diffamazione il sindaco», si legge nella nota diffusa dall’avvocato Luca Bauccio.

Battaglia al Tar

La vicenda è a margine del tentativo dell’amministrazione di Gallarate di allontanare le stesse famiglie dall’area di via Lazzaretto. Una decisione sospesa dal Tar di Milano che ha poi imposto al Comune di ripristinare gli allacci di acqua, luce e gas.

Danni per 250mila euro

«Non possiamo tollerare che dei cittadini e residenti vengano infangati con accuse gravissime, pure
penalmente rilevanti – commenta Bauccio, difensore delle famiglie Sinti – Gli stereotipi sono il cibo di cui si nutrono il razzismo e l’odio : l’equazione Sinti uguale ladro è falsa e diffamatoria. I miei clienti sono persone incensurate, oneste, lavoratrici. Non hanno mai rubato. Ci sono ragazzi che frequentano le scuole, come è stato possibile che il primo cittadino rendesse pubbliche queste affermazioni? Tutti conoscono a Gallarate la loro condotta, ed è inaccettabile che un sindaco li etichetti con beceri luoghi comuni». Il Tribunale di Busto Arsizio dovrà valutare anche la richiesta danni pari a 250mila euro presentata da tutti i componenti delle famiglie.

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