In consiglio a Varese scompare la lista di Matteo Bianchi? Meucci in Forza Italia

Puricelli (a sinistra) e Meucci presenti alla sera di Reguzzoni e Moratti

VARESE – Le acque della politica non sono mai ferme. E anche se non possiamo certo parlare di tsunami, gli spostamenti, annunciati o inaspettati, come quelli di Roberto Puricelli e Mariella Meucci, sono sintomi di mondi (politici) in fermento. Ma andiamo con ordine.

Partiamo dal colpo più inaspettato, ovvero l’abbandono di Fratelli d’Italia di Mariella Meucci. E’ un ritorno a casa quello di Meucci, il cui re-ingresso in Forza Italia è dato ormai per scontato sia dentro il partito della Meloni sia in quello azzurro. Manca solo l’ufficialità. E a conferma che ormai è cosa fatta c’è la sua presenza nella serata di presentazione della candidatura di Marco Reguzzoni alle Ville Ponti dove era ospite anche Letizia Moratti. C’era anche Roberto Puricelli.

Il ritorno in Forza Italia di Meucci

Meucci in Forza Italia ha già militato. Per oltre 20 anni. Prima di lasciare il partito di Berlusconi e aderire a Fratelli d’Italia, corrente Daniela Santanché. Questo accadde ben prima che il partito di Giorgia Meloni diventasse la corazzata del (quasi) 30 per cento. Mariella Meucci con il suo vorticoso entusiasmo, a volte difficile da contenere e “pilotare”, è stata tra i militanti più attivi sul territorio. Certamente è tra i promotori dei Circoli del Tricolore in provincia di Varese, l’associazione moderata conservatrice, interna o vicina (non si è mai capito fino in fondo) ai Fratelli. Sta di fatto che la militanza delle Meucci è stata via via caratterizzata anche da scazzi e frizione interne che, friggi oggi friggi domani, hanno portato alla rottura con l’establishment locale. Qualcuno dice “un film già visto”. Sarà così e per ora resta anche un caso isolato, i Fratelli dovrebbero segnare la prima perdita.

Meucci fa chiarezza: «Sto riflettendo»

«Sono certamente in un momento di riflessione profonda sul mio futuro politico. Non nego che tra i vari pensieri, che ho confidato anche ad alcuni cari amici, non abbia valutato il passaggio in Forza Italia, che resta comunque la mia casa politica e affettiva. Lo dico sapendo di non offendere nessuno in Fratelli d’Italia, partito che mi ha accolto con una certa diffidenza iniziale, che si è tramutata in affetto e stima. Vero è che che se i due capisaldi vengono a mancare o diminuiscono, o arriva un segnale dal partito o mi sentirò libera di fare le scelte che mi permettano di esprimere al meglio delle mie potenzialità». Mariella Meucci dixit.

Forzista in sostanza e civico di forma

Per Roberto Puricelli il discorso è completamente diverso. Puricelli in Forza Italia c’è sempre stato. Anche quando la sua corrente di appartenenza, quella laica di Agorà, è stata prima azzerata dalla magistratura con l’inchiesta Mensa dei poveri e poi messa da parte (quel che rimaneva) dalla linea commissariale del partito e dalla nouvelle vague guidata da Pietro Zappamiglio (commissario erede del commissario e ora passato in Fratelli d’Italia). C’è sempre stato nel senso che colui che fu anche vicesindaco a Palazzo Estense non ha fatto nessun salto di posizione. Semplicemente “ha spento i fari” e lontano dai riflettori ha scelto l’impegno in una civica. Insomma forzista in sostanza e civico di forma.

Sta di fatto che quell’ostracismo post Mensa dei poveri, più applicato che dichiarato dentro a Forza Italia, pare ormai essere finito sotto il cielo azzurro. Il recente congresso, ma anche il peso acquisito da Rosario Tramontana (altro esponente dei laici di Agorà) nelle trattative per le ormai prossime amministrative, segnano che il vento è cambiato.

Cosa cambia in consiglio

Roberto Puricelli, che coerentemente non ha mai rinnegato (anche perché nulla aveva da rinnegare) quella stagione politica, alle ultime amministrative si candidò nella lista “2X1”, ovvero nella civica in cui vennero raggruppati alcuni ex Agora e alcuni ex Lega civica. Tanto che il nome della compagine era lunghissimo: “Varese Città Giardino – Grande Varese per Bianchi Sindaco”. Venne eletto solo lui.

Ora pare anche sia giunto il momento di sancire in maniera ufficiale la sua adesione a Forza Italia con anche il passaggio nel gruppo del Polo della Libertà dove ci sono i forzisti Simone Longhini e Mimmo Esposito. Se ciò avvenisse in consiglio, in un colpo solo, sparirebbe la lista civica che fu del candidato Bianchi e verrebbe sancita la rinascita di Agorà in Forza Italia. Un dettaglio, per ora, seppure non da poco.

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