Dai musei alla Bruschera: anche la cultura ha un brand ad Angera. Ecco il nuovo logo

angera logo cultura

ANGERA – Angera è città di cultura. Serviva un simbolo, un’immagine che avesse la forza di comunicare in maniera semplice e immediata il valore di quei tesori che la rendono uno dei gioielli del Lago Maggiore. Con questo obiettivo è stato indetto un concorso di idee che ha portato a individuare un logo – con le relative declinazioni – da associare ai luoghi che sono espressione di turismo, natura e storia: il museo civico, la biblioteca, il museo diffuso e la Palude Bruschera.

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Il logo vincitore

Una richiesta progettuale che servirà anche a comunicare, da ora in poi, tutte le attività dei luoghi di cultura angeresi, rafforzando quindi la diffusione degli eventi e delle attività. Ad aggiudicarsi il bando è stato un gruppo guidato da Francesco Pio Palma, dell’Accademia delle Belle Arti di Torino, con il progetto Una finestra su Angera. Un lavoro che «mira a rappresentare una finestra su Angera e sulle sue importanti istituzioni», spiegano i vincitori. «La forma della A composta da due aste e due cerchi, nella sua essenzialità, costruisce un ponte tra la città e l’esterno. E nelle versioni collegate mantiene la finestra arcuata, ripresa dall’architettura del palazzo comunale». Inoltre, «racchiude al suo interno elementi rappresentativi ed evocativi».

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I partecipanti

Un percorso che è cominciato con un concorso di idee, aperto agli studenti di grafica e comunicazione, proprio perché «volevamo che fosse uno sguardo giovane e fresco a trovare un progetto adeguato», racconta l’assessore alla Cultura, Giacomo Baranzini. Sono arrivati più di sessanta progetti da tutta Italia. Ma anche dall’estero: Albania, Turchia, Ecuador, Sri Lanka. Numerosi anche gli istituti che hanno aderito, tra cui il Politecnico di Milano, lo IED, l’Accademia delle Belle Arti di Torino, il Politecnico di Torino, la scuola internazionale di Comics, il Liceo Frattini di Varese, il Falcone di Gallarate e l’Olga Fiorini di Busto Arsizio. «Tutti i lavori sono stati visionati da una Commissione ad hoc, a cui hanno preso parte anche le due grafiche professioniste Elisabetta Donati e Veronica Caputo». A seguire la parte amministrativa è stata Rossella Gnocchi, affiancata dal giornalista Sergio Zaza, presidente di Commissione. Prosegue Baranzini: «A loro va il nostro più grande ringraziamento, visto che sono state un giorno al lavoro, con la porta chiusa, a dare punteggi ad ogni progetto». La graduatoria completa è pubblicata nell’home page del sito istituzionale del Comune di Angera.

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«Raggiungere tutti»

Ora inizierà una nuova fase di lavoro: «Svilupperemo il materiale che ci è stato fornito dai vincitori, per annunciare gli eventi in calendario e dare un’identità grafica a quei luoghi che sono l’orgoglio di Angera», conclude l’assessore. L’obiettivo è «raggiungere il maggior numero di persone possibile e creare un modo di comunicare che sia riconoscibile ed efficace».

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