Gallarate, Canziani (Lega) sull’ordinanza del Tar:«Nessuna apertura ai Sinti»

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GALLARATE – Le decisioni di un giudice si rispettano sempre, ma l’ordinanza del Tar di venerdì 13 gennaio non potrà mai essere l’occasione che l’attivista Dijana Pavlović aspetta da tempo per un’apertura al dialogo tra i Sinti di Gallarate e l’amministrazione comunale. E’questo il primo commento che arriva da Palazzo Borghi dopo che il tribunale ha concesso ai nomadi un’ulteriore sospensiva per l’ordinanza di sgombero in attesa della decisione nel merito attesa per il prossimo maggio. 

Non è finita 

A parlare è Corrado Canziani, assessore al Bilancio in quota Lega. «Prendiamo atto di questa ordinanza che di fatto ricalca la precedente e che ancora una volta non entra nel merito della questione», sottolinea l’assessore. Il Tar ha concesso solamente ai Sinti di rimanere in via Lazzaretto e di potersi allacciare al contatore dell’acqua almeno fino al prossimo 25 maggio, quando in udienza pubblica si terrà la trattazione di merito del ricorso. «Prima di allora – continua Canziani – parleremo con il nostro legale per valutare come procedere in questo contenzioso. Non c’è dunque nulla di nuovo, se non l’amarezza che la questione ancora non si sia conclusa». 

Nessuna apertura 

La linea intransigente della giunta Cassani nei confronti dei Sinti prosegue dunque senza cambi di strategia. Non sarà certo l’accoglimento da parte del Tar di una domanda cautelare a consentire l’apertura di un tavolo di confronto. «Nessuna apertura ai Sinti», ribadisce per l’ennesima volta l’esponente leghista. Il tempo del dialogo è già finito quattro anni fa

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