Coarezza senza negozi: la spesa arriva a casa. Così Somma aiuta le fasce deboli

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SOMMA LOMBARDO – I piccoli negozi arrancano più o meno ovunque. E nelle zone più periferiche, l’assenza di un punto di riferimento per gli acquisti è ancora più evidente. Succede anche a Coarezza, frazione di Somma Lombardo, dove è ormai nota la carenza di esercizi commerciali di vendita sia di beni alimentari che non alimentari. Per questo motivo il Comune è corso ai ripari, sottoscrivendo una convenzione con i segretari di quartiere e la Cooperativa Avanti Scarl per attivare un servizio di consegna a domicilio di cibo e altri prodotti di ogni genere rivolto a chi è più in difficoltà a reperire beni di prima necessità.

Il servizio a domicilio

La convenzione mira alla «gestione di attività di utilità sociale e di interesse pubblico». Nello specifico, fa riferimento al «servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e cura della casa a favore dei cittadini residenti a Coarezza impediti o impossibilitati, anche temporaneamente, a raggiungere esercizi commerciali». Una richiesta che arriva dall’assemblea di quartiere del giugno 2023, accolta dai segretari della frazione che si sono organizzati per attivare il servizio. Gli utenti che si affideranno a questo sistema «potranno rivolgersi proprio ai segretari per richiedere la consegna», recita il documento. «Che provvederanno a verificare le condizioni per l’accesso da parte del richiedente». Quindi esamineranno le richieste di adesione e valuteranno se rispondono ad almeno dei requisiti richiesti.

I requisiti

Il servizio è rivolto agli «over 75 in condizione di ridotta autonomia, che vivono soli o con una persona di oltre 75 anni o anche di età inferiore ma non autosufficiente». Oppure agli «ultrasessantenni che vivono soli, non autosufficienti». Ma anche ai «nuclei familiari composti da over 60 conviventi con persone diversamente abili o invalidi» o a chi ha «patologie invalidanti, anche transitorie, tali da compromettere gravemente il livello di autosufficienza, sole o appartenenti a nuclei a rischio». Infine sono include le «persone segnalate dalle istituzioni sociali della città o da associazioni di volontariato di assistenza ai fragili» e alle altre categorie di «soggetti impossibilitati, anche temporaneamente, a raggiungere esercizi commerciali in quanto privi di mezzi di trasporto o comunque altrimenti impediti, in base alla valutazione del caso specifico, su segnalazione del segretario».

«Monitoreremo il servizio»

«Con riconoscenza e gratitudine, ammetto che il cammino per redigere questa convenzione è stato lungo«», le parole dell’assessore alle Attività Economiche, Francesco Calò. «Ringrazio sinceramente la cooperativa per la comprensione e la pazienza dimostrate». È partito tutto, dice, «dalla chiusura di un negozio, anche se amministrazione e comitato di quartiere hanno lavorato con impegno per evitare che accadesse. Ma ora inizia questo servizio. E monitoreremo attentamente l’andamento, considerando la possibilità di replicarlo in futuro».

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