GOLASECCA – Chiudono due attività storiche a Golasecca. Un paese da quasi tremila abitanti, simbolo del commercio di vicinato, si trova a fare i conti con le serrande che si abbassano per sempre. Salutando un pezzo di storia che ha accompagnato la quotidianità di più generazioni. Questa volta tocca all’oreficeria e argenteria di Carlo Maria Rossi e al negozio di parrucchiera di Cinzia Perinati. Non senza dispiacere. Come dimostra una lettera firmata e consegnata dal sindaco Claudio Ventimiglia. Un modo per esprimere, a nome dell’amministrazione comunale, «riconoscenza per la dedizione dimostrata e il contributo professionale apportato in tutti questi lunghi anni di ininterrotta attività».
«Un dispiacere»
Le serrande si abbassano. E il sindaco non può fare a meno di notarlo: «Golasecca si sta chiudendo in sé stessa». Se non altro, ad addolcire la pillola, il fatto che questa non ci sia stato lo zampino dell’emergenza Covid. I due storici commercianti salutano i loro clienti dopo una vita di lavoro, in vista della meritata pensione. Proprio oggi, 31 dicembre, sarà l’ultimo giorno in negozio. Così Ventimiglia: «Sono molto dispiaciuto, ho sempre avuto un ottimo rapporto con entrambi».
La storia dei negozi
Da una parte, Cinzia Perinati: aprì la sua attività nel 1984. Dopo quasi quarant’anni il negozio ora sarà di nuovo libero, nella speranza che qualcuno possa farsi avanti e portare avanti l’attività. Anche perché, ricorda il primo cittadino, «ora restano due parrucchieri in paese dei quattro che c’erano prima». Questo perché «anche l’anno scorso un altro aveva chiuso».
Dall’altra parte, Carlo Maria Rossi. L’apertura dell’oreficeria e argenteria risale addirittura al 1964, quando a gestirla era lo zio Mario Grosselli. E che tutti in paese chiamavano «lo zio Mario». In questo caso, «cesserà l’attività, perché era a conduzione familiare». Ma resterò lo stesso «un posto conosciuto da tutti, che ha servito tutti».
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