BUSTO ARSIZIO – Alla vigilia della riunione di maggioranza che poi ha affossato il PUMS era stato invocato come “Terminator”, ora però Francesco Enrico Speroni, l’ex segretario della Lega con il pallino della viabilità (e una arcinota avversione per i sensi unici), entra a far parte del gruppo di lavoro ristretto di maggioranza chiesto dal sindaco Emanuele Antonelli per provare a “salvare” quel che si può del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Con lui ci sarà anche Alberto Riva, già assessore ai lavori pubblici nella prima giunta Antonelli e fresco di rientro in Forza Italia come membro del direttivo provinciale.
La commissione interna
Provare a recuperare il PUMS, modificandolo (radicalmente) sulla base delle criticità emerse in maggioranza, è la missione di questa sorta di commissione interna formata da due o tre membri scelti da ogni gruppo consiliare del centrodestra. La Lega schiera, come detto, l’ex segretario ed ex ministro Francesco Enrico Speroni e il capogruppo Simone Orsi, mentre Forza Italia rispolvera l’ex assessore ai lavori pubblici Alberto Riva insieme al capogruppo Orazio Tallarida e al responsabile dei giovani Federico Radice. Nessun apporto esterno invece per Fratelli d’Italia, che mette in campo i due consiglieri comunali Max Rogora e Paolo Geminiani, e per la Lista Antonelli, che punta sul capogruppo Marco Lanza e sui consiglieri Matteo Sabba e Alex Gorletta. Insomma, esterni a parte, ci sono anche tutti i principali fautori dell’affossamento del Piano proposto dall’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo.
“O la va o la spacca”
D’altra parte uno dei maggiori contestatori del PUMS, l’ex assessore Max Rogora, ha esplicitamente dichiarato: Sono stato il primo in maggioranza a dire che questo PUMS non lo avrei votato, ma anche di non cestinarlo e di sedersi attorno a un tavolo per mettere in piedi un piano che vada bene a tutti. Detto, fatto: ora sarà interessante capire cosa partorirà questo gruppo di lavoro, e se sarà in grado di riscrivere il PUMS, “salvandolo” e portandolo in consiglio comunale, oppure se finirà per affossarlo definitivamente, mandandolo nel dimenticatoio.