GALLARATE – Nel tardo pomeriggio di ieri mercoledì 24 giugno, gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gallarate, al termine di una complessa indagine relativa allo spaccio di cocaina, hanno arrestato un cinquantaquattrenne albanese, pregiudicato, domiciliato a Cassano Magnago, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Busto.
Spaccio nei locali gallaratesi
Le indagini hanno avuto origine dall’arresto di un cittadino turco, risalente all’aprile dell’anno scorso, risultato in possesso di circa 100 grammi di cocaina, che deteneva nella propria cantina. Gli accertamenti messi in campo immediatamente dopo l’episodio hanno messo gli inquirenti sulle tracce del trafficante albanese. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Flavia Salvatore, ha poi chiaramente confermato tale ipotesi, evidenziando le attività di spaccio di cocaina del 54enne, sia in vari locali pubblici di Gallarate, sia a domicilio.
La droga nascosta in un bosco
In particolare gli investigatori hanno attentamente ricostruito e documentato il suo modus operandi: l’albanese, al fine di evitare di essere colto in possesso di cospicui quantitativi di stupefacente in caso di un controllo di polizia, prelevava ogni volta dal proprio “magazzino”, in un bosco, le singole quantità di droga che via via i clienti gli richiedevano al telefono, eseguendo varie consegne giornaliere.
Sequestrato il cellulare
Un impianto accusatorio solidissimo che ha spinto , il gip Tiziana Landoni, ad emettere il provvedimento restrittivo a carico dell’indagato, provvedimento che è stato eseguito dagli investigatori di Gallarate non appena rintracciato il destinatario. Durante l’esecuzione è stato trovato e sequestrato il cellulare dell’arrestato, già utilizzato per tenere i contatti con gli acquirenti di droga. L’uomo è in carcere a Busto Arsizio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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