Gallarate pensa già al dopo-Coronovirus. Le misure economiche per la ripresa

Gallarate Coronovirus misure economiche

GALLARATE – La conferenza capigruppo di ieri sera, 1 aprile, ha di fatto siglato un patto tra tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale per studiare tutti assieme le misure economiche per far ripartire la città una volta che l’emergenza sanitaria sarà terminata. Considerato il momento storico, si tratta di una tregua con lo scopo di varare un “Piano Marshall gallaratese” per aiutare le famiglie e le attività economiche a risollevarsi e ad adattarsi a una nuova vita che, per molti, sarà totalmente differente rispetto al periodo pre-Covid-19. Le risorse andranno trovate all’interno del bilancio 2020 che, inevitabilmente, dovrà essere stravolto rispetto alle previsioni dello scorso dicembre.

Qui maggioranza

«In un clima disteso e collaborativo la conferenza capigruppo ha dato avvio a questo percorso», spiega il capogruppo della Lega Stefano Deligios. Con la commissione Bilancio, attesa entro i prossimi 10 giorni, si comincerà a entrare nel merito. Nel frattempo gli uffici vaglieranno le prime proposte avanzate per appurarne la fattibilità e le relative coperture. «Mi auguro che non ci siano fughe in avanti, il momento non lo rende opportuno», dice il consigliere leghista. «Ho chiesto a ogni gruppo politico di concentrarsi su non più di un paio di proposte specifiche, in modo tale da rendere il percorso snello ed efficace. Come Lega ci sentiamo di essere molto sensibili in particolare nei confronti delle attività produttive in difficoltà per la chiusura forzata. Una riduzione della Tosap e un contributo affitti potrebbero essere le prime due proposte che porteremo al tavolo».

Qui minoranza

Molto più corposo è invece il pacchetto che le opposizioni (Pd, Città è Vita, Gallarate 9.9, Libertà per Gallarate e l’ex Forza Italia Leonardo Martucci) hanno depositato ieri alla capigruppo e oggi illustrato in una conferenza stampa indetta in conference call (nella foto in alto). Alla diretta video non ha partecipato volutamente Rocco Longobardi (Gallarate 9.9), che spiega: «Ho sottoscritto le proposte, ma avrei preferito che non venissero divulgate pubblicamente prima di un confronto concreto con la maggioranza in un’ottica di piena condivisione». Ecco spiegata la sua assenza.
Si tratta comunque di una manovra da due-tre milioni di euro complessivi che, secondo le opposizioni, potrebbe trovare le opportune coperture con un’eccezionale ridestinazione degli oneri di urbanizzazione in spesa corrente (consentita dal Dpcm di marzo), con la sospensione del pagamento dei mutui, con l’utilizzo dell’avanzo di bilancio e degli oneri finanziari diversi, con un’analitica revisione del perimetro della spesa relativa ai servizi non erogati durante la quarantena e con la riduzione dei compensi agli amministratori. Tantissime le proposte messe in campo: si va dalla riduzione di tasse e tariffe a misure urgenti di sostegno per le famiglie e le attività economiche, fino al finanziamento di nuovi servizi che si renderanno necessari nel post-Covid-19.
«L’emergenza Coronavirus esige risposte eccezionali e immediate anche a livello comunale», spiegano le minoranze. «È indispensabile una rivisitazione profonda del bilancio del Comune per rendere disponibili risorse economiche che rispondano ai bisogni immediati di tante famiglie che la quarantena sta mettendo in difficoltà. Dobbiamo aiutare la ripartenza del tessuto operoso della nostra città quando questa emergenza, gradualmente, terminerà. In questo quadro vogliamo proporre, in spirito collaborativo e di massima condivisione, un pacchetto di misure specificatamente pensate per essere volano della ripartenza di Gallarate, che si affianchino e rafforzino le misure che sono state e che saranno messe in campo da parte del Governo».

Gallarate Coronovirus misure economiche – MALPENSA24