Giro di vite in centro a Gallarate: Daspo a tutta la banda del Tavernello

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GALLARATE – Giro di vite in centro città: “daspata” la banda del Tavernello (foto di repertorio). Pioggia di provvedimenti per garantire sicurezza, tranquillità e decoro ai cittadini. Il Commissariato di polizia di Stato di Gallarate, negli ultimi giorni, ha provveduto a notificare ai componenti della cosiddetta banda del Tavernello – così viene soprannominato a Gallarate quel gruppo di persone senza fissa dimora, dedite al bivacco ed al consumo spropositato di alcol nel centro storico della città – diverse misure di prevenzione, emesse dal Questore di Varese,  volte a salvaguardare la società da persone attualmente ritenute, sulla base di una serie di presupposti stabiliti dalla legge, pericolose per la sicurezza pubblica.

Pericolosi per la pubblica sicurezza

L’adozione di tali misure, istruite dalla divisione anticrimine della Questura su proposta del commissariato gallaratese, necessarie ed inevitabili sia per salvaguardare la tranquillità pubblica dei gallaratesi sia per consentire, agli organi di polizia preposti al controllo, una migliore e più efficace possibilità d’intervento, è scaturita da un’attenta valutazione delle personalità, delle condotte antisociali e delle responsabilità di fatti riprovevoli accertati in capo a ciascun soggetto.

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I provvedimenti di polizia vanno dall’avviso orale aggravato fino, nei casi più gravi, al foglio di via obbligatorio con conseguente divieto di ritorno nel comune di Gallarate. Fra gli elementi di fatto valutati in ordine all’emissione delle misure di prevenzione, spiccano, fra gli altri, le persistenti frequentazioni di persone pregiudicate, le reiterate condotte antisociali e antigiuridiche prive di qualsivoglia segno di ravvedimento, l’assenza, per molti di loro, di una stabile e comprovata attività lavorativa, il tutto in un quadro complessivo ritenuto, dalle competenti autorità, potenzialmente pericoloso per la sicurezza e la tranquillità pubblica. Oltre ai divieti e alle prescrizioni contenute nelle misure notificate, i rispettivi destinatari non dovranno più continuare ad assumere le condotte riprovevoli del passato, ove incorrere all’inevitabile ed ulteriore inasprimento dei provvedimenti già adottati.

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