Commissione Sanità, scontro sulla Diabetologia di Gallarate. Il nodo viabilità del nuovo ospedale 

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GALLARATE – La lettera aperta del senatore Luigi Peruzzotti sul declino e svuotamento della Diabetologia al Sant’Antonio Abate accende il dibattito nella prima seduta della Commissione Sanità del Comune di Gallarate, convocata oggi 12 aprile a Palazzo Broletto. A questa e altre domande il dg dell’Asst Valle Olona Eugenio Porfido (nella foto in alto), in audizione, ha più volte risposto ribadendo lo stesso concetto, ovvero che la carenza di medici specialistici è un problema nazionale e che «Le strutture che meglio sopravvivono al fenomeno sono quelle universitarie e monopresidio». Non di certo dunque l’azienda sanitaria che dirige dal 2018 e che si trova ad affrontare la doppia sfida di costruire il nuovo ospedale unico Busto-Gallarate entro il 2029 senza svuotare fino a quella data le attuali strutture dei servizi che offrono. 

Lo scontro sulla Diabetologia 

Il caso della Diabetologia è emblematico delle tante difficoltà che sta affrontando il nosocomio cittadino. Alla terza domanda specifica sul tema Porfido ha risposto, confermando la carenza di medici ma informando che «sugli infermieri abbiamo recuperato e ora è uscito un altro bando». Subito dopo però se l’è presa con i medici di famiglia («Non è che tutti i diabetici devono venire in ospedale»), scatenando le reazione del consigliere Michele Bisaccia (Lista Silvestrini) che lo fa di professione: «Io i miei pazienti li seguo tutti. Ma quelli che devono essere seguiti da un centro specialistico non vengono seguiti dalla Dialettologia di Gallarate. C’è un mio paziente che ha fatto l’esame a gennaio e a oggi non ha l’esito del referto. Oltretutto la Diabetologia prescrive farmaci che noi non possiamo prescrivere».

Tante domande 

In generale i consiglieri comunali di Gallarate sono rimasti abbastanza delusi dalle risposte ricevute alle tante domande poste al direttore generale. Calogero Ceraldi (Forza Italia) ha chiesto in merito alla presenza dei primari di notte, Marco Colombo (Fratelli d’Italia) sugli interventi di miglioramento della struttura e sulla presenza dei senzatetto che dimorano nel tunnel sotterraneo, Giovanni Pignataro (Pd) sulla riorganizzazione della Psicologia e su come si pensa di arrivare tra sette anni e mezzo «con una struttura bellissima ma con il capitale umano disintegrato». 
Porfido ha detto che «Nelle nostre volontà non c’è la chiusura di reparti», ma ha ribadito le difficoltà legate al reperimento di specialisti:  «Siamo alla continua ricerca di professionisti. Non siamo più in grado di mantenere tutte le specializzazioni in tutte le strutture. E’un disperdere di saperi». 

La viabilità 

Dopo aver discusso suoi temi socio-sanitari, la Commissione Sanità è stata riconvocata a martedì 26 aprile per affrontare i temi urbanistici legati all’ospedale unico che sorgerà a Beata Giuliana. Già oggi però è emerso, con palese disappunto del sindaco Andrea Cassani, che l’accordo di programma su cui si punta ad arrivare alla firma entro il prossimo marzo riguarda soltanto ciò che è dentro il sedime del nuovo nosocomio e dunque, al momento, resta esclusa tutta la parte legata alla viabilità che dovrà sorgere attorno alla futura struttura. Potrà rientrare, ha spiegato il dirigente Marta Cundari, con un addendum o una Variante puntuale ai Pgt di Gallarate e Busto. Ma questo rappresenta comunque una preoccupazione per gli amministratori locali, tanto che il sindaco di Gallarate si è già confrontato nelle scorse con il collega bustocco Emanuele Antonelli per capire come procedere. 

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