GALLARATE – Non è soltanto l’ennesimo negozio di prossimità che si arrende ai supermercati e agli acquisti on line. Dopo 40 anni chiude l’edicola-cartoleria Laly di Sciaré a Gallarate. E per Arnaldo Gadda la Vigilia di Natale sarà l’ultimo giorno prima della meritata pensione.
Un quartiere impoverito
Il cartello “Cedesi attività” è fuori da un anno, ma ormai Gadda ha perso le speranze. Qualcuno si è fatto avanti, ma nessuno tanto convinto da rilevarla. «Non fai certo i soldi ad avere un negozio oggi, non è più come una volta, ma qui uno stipendio assicurato non te lo toglie nessuno». Eppure sembrano prevalere altre logiche, a partire dalla sempre minore propensione al sacrificio, nonostante le soddisfazioni non manchino. Da giorni i clienti di Arnaldo si presentano con un pensiero per lui, un modo per ringraziarlo del sorriso con cui li ha accolti ogni mattina, di quella volta che ha fatto loro credito comprendendo la difficoltà economica del momento senza mai permettersi di giudicare, di quella confidenza maturata nel tempo che ha reso il suo negozio un vero e proprio punto di riferimento sociale prima che commerciale a Sciaré. «Qua attorno – dice – ormai non è rimasto quasi più nulla. Per prenotare i libri di testo venivano anche da Cedrate perché in zona ero rimasto l’unico. E ora per comprare un giornale bisogna andare in piazza San Lorenzo».
Il saluto di Gallarate
Da Laly in via Baracca in questi giorni è voluto passare anche il presidente del consiglio comunale, Giuseppe De Bernardi Martignoni, per un ringraziamento a nome della città. «Lo ringraziamo per aver contribuito in tutti questi anni a mantenere viva questa zona dello Sciarè che da dopo Natale non potrà più usufruire di un servizio svolto non soltanto con competenza ma anche con tanta umanità. A Gadda l’augurio di una serena pensione a nome di tutta l’amministrazione comunale».