Gallarate, gli sfondoni dell’ex pm Fiorillo, capolista di “Silvestrini sindaco”

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Margherita Silvestrini e Anna Maria Fiorillo

GALLARATE – Roba da Gran Pignolo, al secolo Mauro della Porta Raffo, l’intellettuale varesino che sul Foglio, quando era diretto da Giuliano Ferrara, faceva le pulci ai giornalisti. Scovava gli svarioni e gli errori negli articoli e ne riferiva in modo impietoso, sputtanando la categoria degli scriba. Conoscendolo, il Gran Pignolo non avrebbe riserve nell’utilizzare la matita rossa e blu anche per sottolineare certi scivoloni di Anna Maria Fiorillo, la pm del caso Ruby (la nipote di Mubarak, ricordate?). L’ex magistrato del Tribunale dei minori di Milano è in corsa elettorale a Gallarate come capolista della squadra di Margherita Silvestrini, candidata sindaco dem.

Disattenzioni che un po’ sorprendono e che, non ce ne voglia la diretta interessata, ci sembrano rilevanti per una prestigiosa candidata al consiglio comunale gallaratese, conosciuta in tutta Italia. Tanto che il Corriere della Sera, oggi 8 luglio, l’ha intervistata. A Giuseppe Guastella, che firma l’articolo, dice di non sentirsi antiberlusconiana. All’epoca della vicenda Ruby “non avevo e non ho nulla contro il partito di Berlusconi– testuale -. Conosco il sindaco di Gallarate di Forza Italia e non lo considero un avversario”. Chapeau. Se non fosse che Andrea Cassani, primo cittadino che si ripresenta alle urne, è della Lega, non di Forza Italia. Succede di confondersi, noi giornalisti abbiamo lastricato la strada delle redazioni di scemenze e castronerie. Può essere che la dottoressa Fiorillo stesse pensando ad altro quando ha risposto al collega del Corrierone. Può essere.

Né più né meno come una quindicina di giorni fa quando, in sede di presentazione della lista, citò Martin Luther King, attribuendogli una frase passata alla storia: “Non chiedetevi che cosa l’America possa fare per voi, ma domandatevi che cosa potete fare voi per l’America”. Bella, bellissina citazione, però la frase è di John Fitzgerald Kennedy non dell’apostolo dei neri d’America.

Sfondoni perdonabili? Ognuno decida come crede. Di certo non tali da inficiare la caratura della capolista che traina Silvestrini, probabilmente la personalità di maggiore spicco, di sicuro in quanto a notorietà, della gara elettorale gallaratese. Almeno fino a questo momento. Una importante carriera nella magistratura alle spalle, una risorsa decisiva se mai l’eponente piddina riuscisse a conquistare Palazzo Borghi.

Nessuno può mettere in dubbio la storia di Anna Maria Fiorillo. Così, a 68 anni, raggiunta la pensione, eccola a disputarsi il consenso dei gallaratesi. Indicativa una delle risposte dell’intervista a Guastella: “… mi sono chiesta ‘che faccio’?. La risposta che mi sono data è che non ci si può accontentare perché non c’è mai fine al meglio. E’ il mio motto. Voglio mettere a disposizione degli altri il mio bagaglio di conoscenze e esperienze”. Molto più di una dichiarazione d’intenti, quasi un programma esistenziale. A questo punto, che cosa volete che siano due topiche come quelle di cui abbiamo riferito?

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