Lauricella (Pd): «Cassani parla mentre l’offerta sanitaria a Gallarate scade»

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GALLARATE – La discussione sull’offerta sanitaria a Gallarate continua a focalizzarsi sulla centralità dell’ospedale e sul suo livello di eccellenza. «Ci permettiamo di fare notare che questo discorso vada invece affrontato in maniera più seria e maggiormente ampia di quanto non stiano facendo Cassani e la sua giunta, che si limitano a parlare, parlare, parlare mentre l’offerta sanitaria territoriale scade vistosamente di mese in mese», interviene il consigliere comunale uscente del Partito democratico Carmelo Lauricella.

La crepa nella sanità 

Secondo Lauricella l’ospedale unico non può essere l’unica risposta ai bisogni dei cittadini, tenendo conto del fatto che la sua ipotetica realizzazione richiederà diversi anni. Occorre quindi mantenere, da un lato, a un livello accettabile le prestazioni offerte dal nostro attuale nosocomio, il Sant’Antonio Abate, affiancando all’offerta di cura ospedaliera la valorizzazione della medicina di prossimità e dell’assistenza territoriale, offrendo risposte articolate che contemplino interventi socio-assistenziali, cure riabilitative, ambulatoriali, di supporto psicologico. «Nella diga costituita dalla struttura sanitaria, infatti, non è quella ospedaliera l’unica crepa che necessita di attenzione immediata», spiega l’esponente dem.  «Il miglior ospedale cui dobbiamo ambire necessita – innanzitutto – di un filtro  adeguato in base alla patologia in arrivo, al fine di trattare in modo – efficace ed efficiente – solo i casi che necessitano di attrezzature e personale di qualità. Il miglior ospedale cui dobbiamo ambire, inoltre, deve permettere le dimissioni nei confronti di tutti quei casi che non necessitano più di un trattamento sanitario qualificato: solo in questo modo, le attrezzature e il personale dedicato saranno disponibili al trattamento di quelle che saranno le nuove patologie in arrivo».

L’ospedale per il Pd

Secondo la visione del Pd, l’ospedale necessita di una struttura che, “in entrata”, selezioni la patologia meritevole di ricovero e tratti adeguatamente quella che non lo è; mentre, “in uscita”, prosegua il trattamento ospedaliero in modo che il ritorno allo stato di salute sia il più possibile completo e definitivo. «La recente pandemia costituisce un esempio da manuale su come una struttura ospedaliera, avulsa da un contesto sanitario territoriale, sia inevitabilmente destinata o ad essere travolta da eventi straordinari. L’obiezione secondo cui l’amministrazione locale non abbia competenze sanitarie dirette è fin troppo prevedibile per giustificare il fatto che il suo spazio di manovra sarebbe nullo: tutt’altro, è proprio in circostanze come queste che si denotano la capacità, la creatività e la flessibilità di un’amministrazione».

Il programma di Silvestrini 

In questo ambito, il programma della coalizione a sostegno di Margherita Silvestrini per le elezioni del 3 e 4 ottobre contiene indicazioni precise. «In primo luogo, l’impegno in materia di salute del cittadino andrebbe istituzionalizzato con la creazione di una apposita commissione consiliare permanente in dialogo con Regione, ASST e ATS e – altresì- con l’individuazione di una delega, il cui assegnatario naturale potrebbe essere l’Assessore al Welfare. Nell’ambito specifico tale Assessorato si occuperà di agevolare – con facilitazioni di tipo logistico e normativo – le iniziative di sanità territoriale: dai punti prelievo, alle aggregazioni di medici di assistenza primaria e pediatri di libera scelta. L’amministrazione comunale, inoltre, dovrebbe intervenire in modo che l’associazionismo ed il volontariato siano coinvolti in modo istituzionale e continuo nella cura della salute del cittadino, promuovendo iniziative capillari di cura e prevenzione. Con la Casa della salute, infine si propone la realizzazione di spazi dove poter ricevere risposte ai bisogni sociali e sanitari e a cui accedere facilmente h24 con l’obiettivo di tutelare contestualmente la salute e il benessere delle persone».

Ospedale unico Busto-Gallarate, Cassani e Silvestrini opinioni contro

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