Spaccio nei boschi tra Busto e Castellanza: nel mirino anche i clienti. Una denuncia

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BUSTO ARSIZIO – Spaccio nei boschi tra Busto e Castellanza: cliente intercettato dalla polizia e denunciato. L’uomo, quasi 70enne, aveva appena acquistato dell’hashish. Continua dunque l’azione degli agenti del commissariato bustocco nel contrastare il fenomeno dello spaccio nelle aree boschive perseguendo non solo i pusher ma anche gli acquirenti facendo così pressione su due fronti.

Dal Piemonte a Busto per la droga

Nel pomeriggio di sabato 28 agosto una pattuglia della Squadra Investigativa del commissariato di polizia di Stato di Busto Arsizio impegnata in un controllo al confine con Castellanza, ha notato uscire dalla zona boschiva, un uomo ultrasessantenne. L’uomo, alla vista degli operatori è apparso subito nervoso tentando di sviare le attenzioni degli agenti dando giustificazioni contrastanti sulla sua presenza nel luogo, noto sul territorio quale piazza di spaccio, fino ad ammettere l’avvenuto acquisto di stupefacente.

L’oltre mezzo etto di hashish consegnato dall’uomo originario del Nord Africa e residente in Piemonte è stato immediatamente sottoposto a sequestro facendo scattare a suo carico la denuncia di detenzione ai fini di spaccio.

Al volante senza patente

Gli uomini del commissariato di via Foscolo sono stati impegnati anche in altri numerosi controlli durante il fine settimana appena concluso. Poco dopo la mezzanotte tra sabato 28 e domenica 29 agosto i poliziotti hanno intercettato un’auto guidata da un ragazzo appena maggiorenne residente nel milanese.  Al momento del controllo, il ragazzo è apparso subito nervoso. Alla richiesta della patente di guida, il ragazzo ha ammesso di non averla mai conseguita.

Tirapugni in acciaio

Il nervosismo degli altri occupanti del mezzo che lo accompagnavano ha insospettito gli agenti i quali, con un controllo più approfondito, hanno accertato che questi stavano nascondendo per conto del conducente un taglierino, una cinghia con impugnatura artefatta e una noccoliera “tirapugni” in acciaio, oggetti tutti sottoposti a sequestro.

Multa da 5mila euro

Il giovane, che ha rivendicato la proprietà di quanto sequestrato, dovrà rispondere alla magistratura del possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere; oltre a ciò dovrà pagare la sanzione amministrativa pari a 5mila euro per aver guidato senza patente. L’auto è stata sottoposta a fermo amministrativo per tre mesi.

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