Ospedale unico Busto-Gallarate, Cassani e Silvestrini opinioni contro

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GALLARATE – Il raffreddamento del dibattito degli ultimi mesi non deve essere frainteso: l’ospedale unico Busto-Gallarate continua a essere un tema fondamentale della campagna elettorale. Lo dimostrano le note stampa diffuse oggi, 28 agosto, dai due principali candidati di Gallarate: Andrea Cassani (centrodestra) e Margherita Silvestrini (centrosinistra). E le differenze di vedute sono marcate.

Qui centrodestra

«Pur non essendo una competenza comunale, possiamo certamente dire, come tutti, di essere a favore di un nuovo ospedale d’eccellenza per i nostri cittadini perché siamo consapevoli che tale progetto rappresenta un’occasione importante per avere una struttura ospedaliera più moderna ed efficiente al servizio del nostro territorio», dice Cassani. «Ciò non toglie che abbiamo ribadito e ribadiamo ancora che prima di pensare alla nuova struttura occorra mettere dei punti fermi». Il candidato del centrodestra, nonché sindaco uscente, li elenca nel dettaglio: «Il mantenimento di un’elevata qualità dei servizi offerti dal Sant’Antonio Abate fino alla realizzazione della nuova struttura, che dovrà essere raggiungibile con opere viabilistiche alternative alla Ss33; la riqualificazione delle aree che verranno lasciate libere dell’ospedale dovrà essere parte integrante del progetto stesso, le destinazioni d’uso dovranno essere in linea con le previsioni contenute nella riforma della legge regionale che, stando alle prime linee guida, dovrebbe prevedere la creazione di case ed ospedali di comunità che potrebbero essere ricompresi nell’attuale struttura gallaratese. Inoltre, a supporto dell’impresa, verrà istituita una commissione speciale per il nuovo ospedale. La partecipazione alla commissione sarà gratuita e composta da rappresentanti dei gruppi consiliari in aggiunta a cittadini che potranno candidarsi per farne parte».

Qui centrosinistra

«L’ospedale unico già esiste ed è quello di Busto Arsizio» sostiene invece Silvestrini. «Mentre l’ospedale di Gallarate è stato dimenticato: ci arrivano segnalazioni allarmanti – sia dai pazienti che dal personale sanitario – sulla situazione all’interno della nostra struttura ospedaliera. Purtroppo, non si vedono quei segnali di ripresa che avevano annunciato. Anche laddove i primari vanno in pensione non si assiste alla loro sostituzione ma il loro incarico viene ricoperto ad interim da altri, normalmente primari di Busto».
Prosegue la candidata del centrosinistra: «Se a Gallarate molti reparti stanno ancora in piedi lo si deve esclusivamente all’operosità e alla volontà dei pochi sanitari che resistono. Noi crediamo che sia possibile, anzi ribadiamo con forza, che è necessario riqualificare e ripotenziare la nostra struttura ospedaliera». E conclude: «Ormai a Gallarate abbiamo chiuso la Pediatria, abbiamo chiuso molti reparti e anche la nostra piscina, che era così importante per i malati cronici nella fase riabilitativa. Non solo, con la pandemia alcuni servizi riabilitativi sono stati chiusi e poi non sono stati più riaperti: alcuni ora, sono presenti unicamente all’ ospedale di Busto Arsizio. Dati oggettivi ci sembrano dire che un Ospedale unico nella mente di chi prende le decisioni esista già ed è quello di Busto Arsizio: questo non deve avvenire, ci attendiamo un intervento immediato e una risoluzione efficace di tutte le criticità».

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