Maxi rissa a Gallarate, sentiti tutti i minori. Cascone: «Solitudine educativa»

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GALLARATE – Sono conclusi gli interrogatori di garanzia dei 15 minori sottoposti a misura cautelare con l’accusa di aver organizzato e partecipato a una maxi rissa, lo scorso gennaio a Gallarate. Tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre gli altri hanno sostanzialmente confermato le loro azioni.

Speriamo in un percorso di recupero

Ora la Procura per i Minorenni si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. «Sconvolge la solitudine educativa di questi giovani, i quali hanno difficoltà a mettere a fuoco la sproporzione di quanto hanno messo in atto – ha dichiarato all’Ansa il Procuratore Capo per i Minorenni Ciro Cascone – Un vuoto rispetto alla gravità e gli orizzonti entro i quali collocare i propri comportamenti e le proprie azioni. Ci auguriamo si riesca a mettere in atto un reale percorso educativo di recupero per tutti loro».

Gli interrogatori dei maggiorenni

Ieri il gip di Busto Piera Bossi ha interrogato i due maggiorenni sottoposti a misura cautelare lo scorso 31 marzo al termine dell’inchiesta condotta dalla polizia di Stato di Gallarate e coordinata dal pubblico ministero bustocco Nadia Calcaterra. Uno dei 18enni si è avvalso della facoltà di non rispondere, l’altro (detenuto al Beccaria per altri reati) ha invece negato gli addebiti. Anche per loro la procura di Busto si appresta a chiedere il rinvio a giudizio.

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