Nico Piro, l’inviato Rai racconta la guerra. Incontro a Gallarate con Emergency

GALLARATE – Nico Piro, inviato di guerra per la Rai, sarà a Gallarate insieme ai volontari di Emergency. Appuntamento alla sede del coordinamento di zona Acli, in via Agnelli, alle 15 per sabato 15 ottobre. Verranno ripercorsi i temi dei suoi libri, specchio di anni vissuti a raccontare alcuni tra i conflitti bellici più cruenti di questo secolo.

Smontare la narrazione della guerra

Vista da vicino, la guerra non restituisce le immagini mediate nei salotti televisivi e neppure la competizione spettacolarizzata che può essere per conseguenza percepita. Non da tutti, per fortuna. Anzi: in Italia l’opinione pubblica è schierata – lo dicono i sondaggi – con la pace. Di fronte alla violenza verbale degli opinionisti con l’elmetto, al sorgere di un pensiero unico bellicista, nei suoi libri Piro cerca di smontare la narrazione della guerra come male necessario per giungere alla pace.

L’impegno di rifiutare la guerra

Piro si allinea alla visione del fondatore di Emergency, Gino Strada: “Sta a ciascuno di noi portare avanti l’impegno per rifiutare la guerra. Non quella in Iraq o in Afghanistan – ora Gino Strada avrebbe aggiunto quella in Ucraina – ma la guerra in sé e il suo unico, vero contenuto: morte, sofferenza, disumanità. Immaginare un mondo senza guerre è il compito più ambizioso che l’umanità si possa dare. Pensare, disegnare, attuare le condizioni che facciano diminuire – fino a farle scomparire – il ricorso all’uso della forza e della violenza di massa è la scommessa più grande che ci attende”.

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