GALLARATE – Lo ha detto l’assessore regionale Guido Bertolaso oggi pomeriggio, 5 marzo, a Varese e lo ha confermato qualche ora più tardi il dg dell’Asst Valle Olona Daniela Bianchi in Commissione Sanità a Gallarate (nella foto in alto): «L’ospedale unico sarà aperto e funzionante nel 2029». Dunque, un anno prima rispetto al cronoprogramma annunciato al momento della stipula dell’accordo di programma.
Notti insonni
«Abbiamo nominato Bianchi perché viene da tante esperienze importanti», ha detto Bertolaso. «L’ospedale unico è una delle grandi sfide che non intendiamo perdere. Il dg ha assicurato che tra cinque anni sarà in funzione. Credo che da qui al 2029 non riuscirà a dormire tranquillamente tutte le notti, ma l’ospedale unico lo faremo». Guarda il video:
A Gallarate Bianchi ha confermato che l’ospedale nuovo si farà, «perché è completamente finanziato» e nel frattempo è già stato dato incarico ad Arexpo per valutare la riqualificazione dell’attuale presidio cittadino. Perché, ha sottolineato, «la popolazione anziana del territorio con patologie croniche avrà più bisogno di quello che rimarrà all’interno del vecchio ospedale».
Il presente a Gallarate
In attesa dell’apertura del nuovo ospedale, il dg di Asst Valle Olona ha promesso alla platea gallaratese di «mantenere il Sant’Antonio Abate in uno stato di salute», ovvero «di non chiudere nulla ma anzi rilanciare alcuni servizi». Ha reso noto che «in modo sartoriale stiamo reclutando nuovi medici e cercando di trattenere quelli che avevano già dato le dimissioni». Ha garantito in un arco temporale di due mesi il rilancio della Cardiologia («che ha una strumentazione di eccellenza») con il ripristino della l’Interventistica cardiologica, «portando qui professionisti che siano attrattivi per altri professionisti». Infine, ha garantito la riapertura dei 4 posti letto di psichiatria e ha reso noto di aver «già chiesto la copertura di tutti i primariati», in particolare di Oncologia, Cadiologia, Pediatria e Ginecologia. « Un progetto ambizioso? Le basi ci sono. Io sono appassionata e credo nel servizio pubblico».
