Un calcio alla guerra, oratorio di Madonna in Campagna scende in campo per la pace

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GALLARATE – Un calcio alla guerra. Il messaggio di vicinanza nei confronti del popolo ucraino passa anche dai giovani sportivi. Nello specifico, dalla squadra under 12 del Csi dell’oratorio San Giovanni Bosco di Madonna in Campagna a Gallarate, che sabato 12 marzo sono scesi in campo a Legnano indossando una maglia speciale sopra le loro divise. «Sopra le teste dei bambini devono volare i palloni, non le bombe». Oppure: «Nello sport si vince senza uccidere, in guerra si uccide senza vincere». Solo per citarne alcune. Parole di pace, quelle stampate sulle loro casacche, che si traducono nella speranza di superare presto un momento così drammatico.

Il valore dello sport

La squadra – guidata da Danilo Barban, ex consigliere comunale di minoranza a Gallarate – ha trovato pieno supporto negli avversarsi legnanesi della Celeste, la squadra ospitante. Perché la volontà di un ritorno alla normalità supera le sane rivalità, quelle che in campo si trasformano in agonismo sportivo. Ma questa volta ha vinto l’altro valore dello sport. Oltre i risultati, oltre le prestazioni. A unire i giovani calciatori era la vicinanza ai loro coetanei in Ucraina, che oggi stanno rinunciando a tutto a causa di una guerra che nemmeno potevano immaginare.

Si replica

Ecco perché è solo il primo passo, da replicare già la prossima settimana. Schierati sul rettangolo di gioco, si troveranno di fronte al Centro della Gioventù, ma ancora una volta il vero gol delle squadre sarà rappresentato dalle bandiere della pace e dell’Ucraina stampate sulle loro maglie speciali. Così: «Diamo un calcio alla guerra».

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