Varese per l’Ucraina con una camminata per la pace e il boicottaggio dell’energia

VARESE – Dopo le iniziative che nei giorni scorsi hanno coinvolto l’Alto Varesotto (nella foto la marcia da Luino a Germignaga) e la Valle Olona questa volta è Varese a mettersi in cammino per la pace in Ucraina. Domenica 13 marzo a partire dai Giardini Estensi si terrà una camminata per dire stop alla guerra. Tra i promotori Legambiente, che invita i varesini a “boicottare” la Russia puntando sul risparmio energetico.

Camminata per la pace

L’iniziativa è organizzata dal gruppo “Cammina che Ti Passa” in collaborazione con Legambiente e sarà un modo per ribadire che Varese è contro ogni forma di guerra e a sostegno del popolo ucraino. Il Comune di Varese aderisce all’evento. La camminata partirà domenica 13 alle 9.30 dai Giardini Estensi ed effettuerà un percorso tra le vie della città e alcuni parchi per poi tornare ai Giardini di Palazzo Estense. Gli organizzatori invitano tutti a partecipare e chi volesse di portare bandiere della pace e colori del popolo ucraino, blu e giallo. L’iniziativa è aperta a tutti e il percorso è adatto a tutti i cittadini, famiglie e bambini. La camminata durerà circa un’ora.

Il risparmio energetico come boicottaggio

Legambiente Varese propone anche un altro appuntamento per il weekend: in occasione della campagna “M’illumino di meno” i soci dell’associazione ambientalista si riuniscono venerdì 11 marzo dalle 17.30 presso i Mulini di Gurone per un incontro a lume di candela. Il tema è quello del risparmio energetico, che si lega strettamente con il conflitto in corso. «Una guerra che, purtroppo, si interseca con la politica energetica europea, fatta di investimenti massicci sul gas fossile – dicono da Legambiente Varese – se oggi l’Unione Europea avesse una maggiore capacità di autoprodurre la propria energia tramite fonti rinnovabili, e non fosse dipendente per circa il 40% dal gas fossile, probabilmente avremmo uno strumento in più per fare pressione sulla Russia e tutelare la popolazione ucraina». Legambiente propone quindi proprio il risparmio energetico come forma di boicottaggio non violenta per ridurre da subito la dipendenza del gas russo. «Riduciamo la temperatura del riscaldamento delle nostre case e mettiamoci un maglione più pesante – propone Valentina Minazzi, presidente di Legambiente Varese – accendiamo più tardi le luci e spegniamole prima: chiediamo di fare la stessa cosa negli uffici, nei negozi, nei centri commerciali, negli edifici pubblici, nelle strade urbane».