Gallarate, Orrigoni indagato: «Pronti a rendere spontanee dichiarazioni»

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GALLARATE – «Paolo Orrigoni pronto a rilasciare spontanee dichiarazioni». Federico Consulich, avvocato di Paolo Orrigoni, patron di Tigros, ha incontrato oggi, lunedì 20 maggio, i pubblici ministeri di Milano per avere accesso agli atti. Orrigoni sarebbe indagato per corruzione in relazione alla compravendita da Pier Tonetti, imprenditore gallaratese, del terreno di via Torino/Cadore sul quale trasferire un Tigros da 2.500 euro di superficie di vendita.

«Mai pagato nulla»

«Non sappiamo ancora nulla – ha detto il legale – Nemmeno se e perchè siamo indagati. Di fatto il mio assistito è pronto a collaborare. Se non sarà convocato nei prossimi giorni, si presenterà per riferire spontanee dichiarazioni ai magistrati». Orrigoni viene già citato nell’ordinanza che ha portato all’arresto di Nino Caianiello, plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese e alla decapitazione del suo partito in Lombardia. E’ stato indagato dopo l’interrogatorio di Tonetti che avrebbe ammesso di aver anticipato una tangente da 50 mila euro per una variante al Pgt di Gallarate per favorire il nuovo Tigros per conto proprio di Orrigoni. «Nei prossimi giorni chiariremo la nostra posizione – conclude il legale – Nessuna dazione di denaro diretta o indiretta è stata versata dal mio assistito. Dobbiamo vedere le carte. Ribadisco non abbiamo nulla da nascondere: siamo pronti anche alle spontanee dichiarazioni».

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