Protesta “No Dad” a Gallarate, il sindaco: «Subito al lavoro per i centri estivi»

gallarate scuola dad cassani

GALLARATE – Lunedì la Lombardia tornerà in zona rossa e le scuole resteranno ancora più chiuse di quanto lo sono state finora. Ma da lunedì il Comune sarà già al lavoro per programmare i Centri estivi, cercando di  far recuperare il tempo perso ai ragazzi, sotto il profilo relazionale ancora prima dell’aspetto formativo. E’ la promessa fatta dal sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, e dall’assessore all’Istruzione Massimo Palazzi, presenti questa mattina al presidio “No Dad” organizzato da alcuni genitori davanti alla scuola primaria Marconi di Crenna.

La promessa di Cassani

«Noi bambini rispettiamo le regole, riaprite la nostra scuola», scrive il piccolo Lorenzo su uno dei tanti disegni appiccicati lungo la cancellata della scuola. Aggiunge un altro: «Voglio rivedere i miei compagni e le mie maestre, non attraverso i computer». E ancora: «Perché la scuola è chiusa e le tabaccherie no?». I genitori, consapevoli che l’amministrazione comunale nulla può di fronte a decisioni del governo centrale e di Regione Lombardia, hanno però avanzato anche una proposta: «Chiediamo di pianificare la prossima estate, organizzando con largo anticipo i centri per i bambini». Una promessa che il sindaco, a confronto durante la mattinata con il portavoce della protesta Stefano Scotti (i due nel video qui sotto insieme ai disegni dei bambini), si è sentito di fare: «Da lunedì iniziamo a programmare i Centri Estivi per consentire ai nostri ragazzi di riunirsi e fare attività insieme protetti, come avvenuto in questi mesi a scuola».

La visita di Silvestrini

Questa mattina davanti alla scuola Marconi è arrivata anche Margherita Silvestrini, consigliere comunale del Pd e candidata sindaco del centrosinistra alle Amministrative del prossimo autunno. Ha ascoltato i genitori, guardato i disegni dei bimbi e al termine ha rilasciato alcune dichiarazioni.

«Ribadisco – dice Silvestrini – quanto ho già detto in precedenza, il nemico è il Covid-19 non il governo o la Regione. Ciò non significa non vedere gli errori compiuti: la trasmissione di dati sbagliati, giusto per fare un po’ di memoria recente, o la chiusura delle scuole comunicata poche ore prima. Ricordo che se siamo a questo punto oggi è anche per qualche irresponsabilità di ieri: tutti bravissimi a calcolare i costi di breve termine delle chiusure, incapaci però di vedere i costi di lungo termine delle aperture. Il disagio economico patito da tante Categorie ha bisogno di sostegno certi e tempestivi. È un fatto che in questo mesi di aperture alternate alle chiusure, tra i più trascurati ci sono (anche) i più piccoli, i bambini da 0 a 6 anni, e le loro famiglie. Non commettiamo lo stesso errore, prevediamo oggi misure di intervento, predisponiamo idee per l’estate magari con proposte diversificate per età, confidando che i piani vaccinali, la più importante delle misure di profilassi, procedano senza intoppi anche in Lombardia, regione che al momento non compare tra le eccellenze».

Il presidio dei genitori alle Marconi di Gallarate: «La scuola è stata dimenticata»

gallarate scuola dad cassani – MALPENSA24