GALLARATE -Il padre muore lui dà in escandescenza al Pronto Soccorso. E’ accaduto nella mattinata di oggi, mercoledì 5 giugno, a Gallarate. E’ l’ennesimo episodio registrato all’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate. «Non c’è stata alcuna aggressione al personale», precisa Angelo Benevento, direttore del dipartimento chirurgico gallaratese.
Pugni a muri e vetrate
Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia di Gallarate. Stando a quanto ricostruito sinora i famigliari dell’uomo poi deceduto avrebbero raggiunto l’ospedale al seguito dell’ambulanza. L’uomo ha avuto un arresto cardiaco in mattinata: i famigliari hanno subito chiamato l’ambulanza. Già durante il trasporto in ospedale il paziente era stato a lungo rianimato. Senza esito. Rianimazione continuata anche dai medici del Pronto Soccorso: sino al drammatico epilogo. Il paziente non ce l’ha fatta ed è deceduto. E’ stato il figlio dell’uomo, alla notizia del lutto, a perdere la testa. Il giovane avrebbe sferrato dei pugni contro i muri del Pronto Soccorso e contro una delle vetrate che, essendo anti sfondamento, non è caduta scheggiandosi e basta. Il dolore ha sopraffatto il figlio dello scomparso che avrebbe gridato sfogando la sua furia disperata senza però aggredire il personale ospedaliero. L’attività del Pronto Soccorso si è interrotta per «Una ventina di minuti – spiega Benevento – Il tempo necessario a calmare il figlio dell’uomo deceduto. Non ci sono stati però problemi per il personale o per gli altri pazienti presenti». Sarà ora la polizia di Stato a stabile come procedere.