GALLARATE – Dopo lo sgombero dell’area di via Lazzaretto i Sinti di Gallarate tornano a occupare (abusivamente) un’area agricola in città. Da martedì 19 febbraio sei, tra roulotte e camper, sono presenti in un’area di via Aleardi, non lontana dalla sede di Amsc. Pronta la reazione del sindaco Andrea Cassani: «Sono stato immediatamente informato dell’accaduto – spiega il primo cittadino – L’ufficio di polizia locale sta monitorando la situazione che è sotto controllo. L’area è di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero. Ho subito contattato il rappresentante dell’ente che mi ha confermato come fosse completamente all’oscuro della presenza di camper e roulotte sul terreno di loro proprietà. Tanto più che l’area, ad uso agricolo, risulta essere regolarmente affittata sino al 2022 proprio a un agricoltore che nulla ha a che vedere con la comunità Sinti ».
«Non vogliamo passare un altro inverno al gelo»
In ogni caso, essendo il terreno a vocazione agricola e non ricettiva, la presenza di camper e roulotte risulta essere fuori legge. E alle normative farà appello il Comune «È già stata presentata denuncia dalla proprietà così come prevede la legge in questi casi», precisa Cassani. Una denuncia per occupazione abusiva del terreno, visto che il proprietario nulla sapeva dell’accaduto e non ha mai autorizzato le famiglie Sinti a stanziarsi sull’area in questione.
«Non vogliamo rischiare di passare un altro inverno al freddo», ribatte, per contro Pino Saccone, uno dei Sinti di via Aleardi. Il nucleo di famiglie ha di fatto deciso di non accettare la sistemazione temporanea di emergenza messa a disposizione del Comune attraverso, come nel caso dello stesso Saccone, l’assegnazione di alloggi popolari a nuclei famigliari con minori. I Sinti temono infatti che, con lo scadere della concessione degli alloggi il 30 settembre e la previsione di dover partecipare a un futuro bando per vedersi ri-assegnare gli alloggi, le famiglie si ritroverebbero al gelo durante i prossimi mesi invernali. I Sinti hanno quindi deciso di stabilirsi sin da ora sulla nuova area senza però avere alcun permesso per poterlo fare. Di qui la decisione egli stessi proprietari di procedere con una denuncia che potrebbe portare, qualora i Sinti non volessero abbandonare via Aleardi, a un nuovo sgombero.