GALLARATE – «Episodi possono capitare», ammette il sindaco Andrea Cassani, riferendosi all’aggressione avvenuta sabato sera in stazione a Gallarate, dimostrandosi ancora una volta l’area più sensibile della città per gli episodi di microcriminalità. Ma l’amministrazione comunale non rinuncia a investire «per ridare ordine e decoro e aumentare il senso di sicurezza percepita».
La nuova stazione dei bus
Si inserisce in questo contesto l’inaugurazione avvenuta oggi 11 luglio della riqualificazione del piazzale laterale dedicato alla sosta degli autobus, terza fase dell’ampio progetto di rinnovamento e riorganizzazione dell’area della stazione di Gallarate iniziata con la riqualificazione di piazza Giovanni XXIII, realizzata nel 2021, e la nuova velostazione, affiancata dal prossimo autunno con la nuova farmacia di Sciaré. Inoltre, soltanto tre settimane fa è stato firmato a Gallarate il protocollo d’intesa con la prefettura per aumentare i controlli delle forze dell’ordine.
Il progetto
La principale novità è che ora gli autobus non si fermeranno di fronte alla stazione, ma tutti sul lato sinistro. Il progetto, in accordo con l’Agenzia Tpl (Trasporto Pubblico Locale del bacino di Como, Lecco e Varese) e Rfi ha previsto la realizzazione di nuove “isole salvagente” per l’accesso e la salita in sicurezza dai bus di linea e ogni opera accessoria (pensiline di copertura, attraversamenti pedonali, cartellonistica di indirizzamento, nuova segnaletica) finalizzata alla riqualificazione funzionale e messa in sicurezza del piazzale. Sono stati riorganizzati anche i posti auto e sono stati ripensati e aumentati i percorsi per gli ipovedenti.
Esprime soddisfazione il consigliere regionale Giuseppe De Bernardi Martignoni: «Oggi inauguriamo un ulteriore tassello di un importante progetto di restyling che questa amministrazione sta portando avanti da anni. Oltre all’impatto visivo è un miglioramento evidente per l’interconnessione di una stazione che, per la vicinanza con Malpensa e Milano, si deve dotare di servizi adeguati per favorire la mobilità dei cittadini».
