Non solo il corpo: grazie a Caos alla Breast Unit di Varese si cura anche la mente

Caos e Asst Sette Laghi presentano i risultati del primo corso di mindfullness

VARESEUna cura sempre più completa per le pazienti della Breast Unit di Varese. All’attività quotidiana dei professionisti sanitari presso l’Ospedale di Circolo si è affiancata infatti una proposta nuova, ovvero un corso di mindfulness, che si è svolto da aprile a giugno 2023 portando più serenità e consapevolezza in chi lo ha frequentato. Positivo infatti il feedback (qui sotto il video con le interviste), come confermano le parole di una donna con tumore al seno in cura a Varese. «Non è che non ho più paura, ma ho imparato ad affrontarla meglio, a superarla. Non mi sento più una vittima di una sfortuna, ma una protagonista con tante risorse per affrontare quello che il destino mi ha riservato».

Primo ciclo terminato

A presentare i risultati del percorso sono stati oggi, martedì 11 luglio, l’associazione Caos (Centro Ascolto Operate al Seno), che ha sostenuto economicamente la proposta, e Asst Sette Laghi. Alle donne colpite da tumore al seno e in cura nella Breast Unit varesina e nelle strutture collegate, cioè Radioterapia e Oncologia, è stato proposto di partecipare ai 10 incontri di due ore ciascuno finalizzati ad insegnare loro le tecniche di mindfulness. Il primo ciclo si è appena concluso, con un totale di 10 pazienti che hanno seguito regolarmente le lezioni, e un nuovo percorso sta per essere avviato. A guidarlo, grazie al contributo di Caos e in sintonia con l’équipe di psicologia clinica, è stata Paola Zavagnin, psiconcologa con una formazione specifica in mindfulness, professionista molto apprezzata dal primo gruppo di pazienti coinvolto nell’iniziativa.

La sfera emotiva

«La diagnosi di tumore al seno mette in crisi l’immagine di sé e determina profondi cambiamenti che accompagnano le diverse fasi del percorso della malattia e della vita nella sua interezza, della donna e della sua famiglia – commenta la presidente di Caos Adele Patrini – vengono coinvolte la sfera fisica, emotiva e quella delle relazioni intime e sociali. Questo percorso di mindfulness è il dono di Caos a queste donne e il nostro modo di supportare i professionisti di Asst Sette Laghi integrandoci nei percorsi di cura, ponendoci accanto a loro, parti di una stessa grande squadra». Marco Bellani, responsabile della psicologia clinica, ha sottolineato «l’integrazione tra i tanti soggetti coinvolti, dai chirurghi agli psicologi, dai radioterapisti ai tecnici che hanno messo a disposizione un locale dedicato e accogliente, agli amministrativi che hanno accompagnato la formalizzazione dell’accordo. Ottima è stata anche l’integrazione con le altre istituzioni, in particolare con l’Università dell’Insubria».

Più consapevolezza

A sottolineare il valore del percorso proposto è Eugenia Trotti, medico psicoterapeuta e psico-oncologa. «La mindfulness è una disciplina che aiuta ad acquisire consapevolezza di sé e delle proprie risorse. Insegna ad assumere un atteggiamento proattivo governando gli stati mentali, a riconoscere e gestire le emozioni in modo funzionale e a rispondere agli eventi con consapevolezza anziché reagire in modo automatico. Può essere di supporto nelle diverse fasi delle cure, prima o dopo la chirurgia, oppure durante la chemioterapia e la radioterapia». Soddisfatta dell’ulteriore opportunità offerta alle donne con tumore al seno seguite a Varese è Francesca Rovera, direttore della Breast Unit. «Il percorso di cura che proponiamo alle pazienti si completa con un altro, fondamentale, tassello. Da chirurga sono impegnata ad intervenire sulla componente fisica della malattia, come fanno i colleghi oncologi e radioterapisti. Ma siamo ben consapevoli dell’impatto che ha sulle pazienti la cura della psiche». Grazie al corso le pazienti riescono infatti ad affrontare meglio l’intervento e le terapie. «Meglio in termini di partecipazione, collaborazione, ma soprattutto di consapevolezza, controllo e, non esagero, di serenità. Grazie alla mindfulness, ad esempio, siamo spesso riusciti anche a ridurre la somministrazione di farmaci o ad evitare gli effetti collaterali di alcune terapie. La mente ha un potere eccezionale e, grazie a questi alleati, ne beneficia anche il corpo».

Continuità all’iniziativa

Da un questionario compilato al termine del corso risulta che 5 donne su 7 hanno riportato una riduzione del disagio psicologico, con miglioramento nelle scale relative al benessere percepito, ai problemi e al funzionamento psico-sociale. L’esperienza non rimarrà un caso a sé: verrà data continuità all’iniziativa portandola sul territorio. «Il volontariato per Asst Sette Laghi è un partner a tutti gli effetti e Caos è parte integrante della nostra Breast Unit – sottolinea il direttore sociosanitario Barbara Lamperti – questa donazione offre un percorso che integra e prosegue il servizio offerto dai nostri specialisti, consentendoci di dare alle donne una cura ancora più completa, ancora più rispondente ai bisogni della persona, non solo della paziente. Questi risultati si concretizzano solo dove c’è una perfetta simbiosi tra Asst e Terzo Settore, dove c’è capacità di ascolto, disponibilità, responsabilità. Solo dove i professionisti dell’Ospedale possono contare su volontari eccezionali come Adele Patrini e gli altri di Caos».