Premesso: in questo momento parlare di pedonalizzazione e di corsie ciclabili non sia la priorità per un’amministrazione comunale e considerato che prima di parlare di pedonalizzazione di una determinata piazza o via, occorrerebbe valutare ed approntare un piano viabilistico generale, che riguardi tutta la città e non un singolo luogo.
Per quanto riguarda il centro però, in particolare la zona di piazza Garibaldi che ha fatto tanto discutere in queste settimane, crediamo che un piccolo progetto, tra l’altro poco dispendioso, potrebbe essere realizzato nell’area che unisce piazza Garibaldi a Piazza Libertà, nei pressi della ex BIG, poi Banca Popolare di Lodi e la chiesa di San Pietro.
Come si può vedere dalla foto, pur essendo in pieno centro, quelle poche decine di metri quadri di area potrebbero essere migliorate e rese più fruibili dai commercianti locali, dai bar riqualificando l’intera area, magari ripavimentando a porfido tutta la superficie.
Ciò costerebbe solamente il sacrificio di 13 parcheggi, non di oltre 50 parcheggi, come vorrebbe la sinistra gallaratese.
Togliendo quella parte sterrato con macchie di prato dietro alla chiesa di San Pietro, pavimentando tutto come detto prima e magari creando giusto una o due aiuole o posizionando dei vasi, si potrebbe riabbellire e rendere fruibile quest’area ai cittadini e magari ai bar in loco che potrebbero sfruttare parte del plateatico per ottenere posti a sedere all’aperto.
Naturalmente andrebbe rivista l’illuminazione e la zona andrebbe videosorvegliata adeguatamente in modo da evitare che si riduca a un semplice vespasiano puzzolente gradito a vagabondi e personaggi di dubbia civiltà.
Allo stesso modo, se le attività commerciali presenti sfruttassero parte del plateatico, questo sarebbe un ottimo deterrente contro alle cattive frequentazioni, evitando che i portici diventino una sorta di dormitorio.
Chiaramente, sarebbe anche cosa gradita se la banca, proprietaria della vecchia sede BIG, potesse riqualificare il palazzo e fare in modo che venga riutilizzato da qualche nuova attività, la quale possa portare vita a quell’angolo di Gallarate che, a causa della fusione di 3 istituti bancari, è diventato buio, triste e spoglio.
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