GALLARATE – Truffatori ancora a segno purtroppo. Ma la tecnica si sta affinando. E i malviventi stanno diventando più scaltri. Ieri, giovedì 17 dicembre, è toccato ad Arnate. L’azione è stata articolata e la banda ha potuto contare su tre persone. Che hanno usato dei petardi o similari per rendere il tutto credibile e rinchiuso in una stanza quattro vittime, tra cui un ragazzino, minacciando di denunciare tutti qualora non ubbidissero. Rinchiusi per la loro «Sicurezza». Il bottino del colpo sarebbe ingente: indagano i carabinieri.
Acqua contaminata e divise
I balordi sembrerebbero sempre più organizzati. Ieri mattina due uomini, naturalmente gentili e credibili, si sono presentati alla porta di un’abitazione ad Arnate. Uno dei due indossava persino una divisa, o qualcosa di simile a una divisa, e si sono spacciati per addetti alla rilevazione dei contatori dell’acqua. I due, con tono assolutamente credibile (uno dei due indossava anche le pseudo insegne di una società specializzata e questo è un dettaglio che potrebbe trarre in inganno chiunque) hanno comunicato alle vittime che nell’acqua avrebbe potuto esserci dell’amianto o del mercurio.
State qui o vi denunciamo
A quel punto i malviventi hanno utilizzato dei petardi o qualcosa di simile per simulare l’emergenza dopo avere aperto i rubinetti dell’abitazione. Il fumo, il rumore, hanno gettato le vittime in confusione come sarebbe potuto accadere a chiunque. Capito di avere la situazione in pugno i malviventi hanno ordinato ai presento di raggruppare tutti i preziosi e i contanti in modo che non venissero contaminati. E hanno rinchiuso i quattro presenti in una stanza per «La loro sicurezza» minacciando denunce qualora non avessero ubbidito. In quel momento una Punto Bianca guidata da un terzo complice si è avvicinata all’abitazione facendo sparire i primi due truffatori e un bottino in fase di quantificazione ma definito ingente. L’accaduto è stato denunciato ai carabinieri della compagnia di Gallarate.
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