GALLARATE – Esulta il Partito democratico per la riapertura del parcheggio di via Etna a Gallarate, considerandola una propria battaglia vinta. Non la pensa così l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Rech (Lega), a cui non interessa prendersi meriti, ma semplicemente mettere i puntini sulle i.
E loro cos’hanno fatto?
Dice il componente della giunta Cassani: «In riferimento alle roboanti esternazioni del salvifico consigliere Giovanni Pignataro che si arroga il merito di aver riaperto al pubblico il parcheggio di via Etna, sono con la presente a timidamente chiedere allo stesso e a tutti i membri dell’amministrazione Guenzani, cosa abbiano fatto Lor Signori nel corso dei 5 anni di mandato per risolvere il problema, visto che lo stesso risulta essere tale da tempi non recenti e sicuramente compresi nel loro mandato amministrativo». Secondo Rech, l’utilizzo privato di un’area sosta pubblica è un problema ereditato dalla giunta a trazione dem. E ora che è stato risolto, trova paradossale che a prendersi i meriti sia proprio chi non ha fatto nulla per riaprire il parcheggio quando aveva il potere per farlo.
Quante via Etna?
Ma c’è di più. Perché casi simili al parcheggio sotterraneo di via Etna ce ne sono molti altri in città, spazi in cui la commistione tra pubblico e privato ha creato grovigli burocratici di non facile soluzione. «Spesso incontriamo ostacoli non facili da risolvere», rende noto Rech. «Ma posso assicurare che le pratiche sono tutte sul mio tavolo. E che ci stiamo impegnando per trovare una soluzione idonea per ciascuna».
Pd Gallarate: «Il parcheggio di via Etna è finalmente aperto»