Gallarate, lo sfogo di Vittoria Fontana: «Io dimessa dall’ospedale ancora sofferente»

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GALLARATE – «Complimenti. Non finisce qua». Si chiude così lo sfogo della gallaratese Vittoria Fontana, nota per aver firmato lo scorso luglio il record italiano insieme alle sue compagne nella staffetta 4×100 donne ai mondiali di Eugene. La velocista, in un post condiviso su Instagram, ha condiviso con i followers quanto le è accaduto al Pronto Soccorso di Gallarate. Una vicenda che risale alla notte di sabato scorso, 12 novembre. Che la sportiva, senza troppi giri di parole, ha definito una «breve storia di malasanità».

«Cinque ore di dolori»

Sono le quattro del mattino, si legge nel post di Fontana. «Dopo cinque ore di dolori lancinanti allo stomaco, decido di andare al pronto soccorso. Dove una gentilissima infermiera non mi fa nemmeno entrare in codice verde, vedendomi in lacrime dal dolore senza nemmeno reggermi in piedi». E ancora: «Le spiego che è da quattro giorni che vomito e vado di corpo, l’unica domanda che mi fa è: “Il dolore da 0 a 10 quanto è? Conti che il 10 è l’amputazione del braccio”». Una risposta che non è andata giù alla campionessa d’atletica. «Perdo la pazienza e le rispondo male. Ma ero davvero stanca di stare in piedi ad aspettare».

«Non finisce qui»

Lo step successivo, continua a raccontare, è stata la misurazione della pressione. Poi, «mi manda via senza dirmi nulla. Senza nemmeno darmi indicazioni su cosa fare. Probabilmente avrà pensato che tornavo ubriaca dalla serata del sabato. E mi ha mollato lì». Uno “j’accuse” che si è concluso con il rientro a casa, dove «mi sono rimessa a letto ancora sofferente». E lo sfogo: «Complimenti, ma non finisce qua».

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