LEGNANO – David Bratton, gigante del gospel statunitense, e la tradizione del balletto russo saranno i protagonisti del weekend al Teatro Galleria di Legnano. Mentre alle 21 di oggi, sabato 21 dicembre, si esibirà l’autore di “Every praise”, che da Billboard ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di canzone più importante del decennio, domenica 22 andrà invece in scena il classico di Tchaikovsky “Lo schiaccianoci”.
In classifica su Billboard per oltre 52 settimane
David Bratton, noto per essere il leader del Virginia Union Gospel Choir, ha iniziato la sua carriera lavorando con il compositore Edwin Hawkins per “Oh Happy Day”, il gospel più famoso, e tenendo più volte concerti più volte con leggende come Anastacia, Dee Dee Bridgewater o Roberta Flack.
Una domenica, ascoltando un sermone sulle preghiere, si sedette e scrisse la canzone “Every praise”. Rimase nel cassetto per tre anni finché, grazie a un caro amico, partecipò alle prove del coro di messa di Azusa, dove gli fu chiesto di insegnarla al coro. Mentre lo faceva, notò che le persone stavano cercando i loro telefoni, mandando messaggi al vescovo Hezekiah Walker, perché la sentisse. Fu un salto nella storia: una notte andò alla Allen Cathedral per una prova e uno dei suoi conoscenti, che lavorava alla Sony, disse: «Dave, c’è qualcosa che voglio tu ascolti. Potrebbe essere il maggior successo in assoluto del vescovo»: si mise le cuffie, accese l’iPod e gli altoparlanti cantarono “Every praise”.
Da allora è apparsa in 60 paesi e 120 lingue, prima in classifica su Billboard per oltre 52 settimane. Come dice David Bratton, “Every Praise” è una canzone molto semplice, che può essere cantata dai più talentuosi ma anche dai meno talentuosi: in Italia la eseguirà insieme al Virginia Union Choir, formazione musicale di trenta elementi alla quale si aggiungono famosi solisti provenienti da tutti gli Stati Uniti. Il coro, che si è arricchito dalla direzione di sir Perry Evans, star di America’s Got Talent, è accompagnato dal vivo da una band di quattro musicisti guidata da Quennel Gaskin, pianista, produttore, cantante e scrittore di fama mondiale.
I costumi e le scenografie del grande teatro imperiale
Con musiche di Tchaikovsky su un racconto di Hoffmann, “Lo Schiaccianoci” è certamente uno dei balletti più celebri della storia del teatro. Messo in scena per la prima volta nel dicembre del 1892 a San Pietroburgo, sotto la direzione del maestro italiano Riccardo Drigo, il testo è ambientato durante la notte di una vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo. Protagonista è uno schiaccianoci a forma di soldatino, che viene regalato alla piccola Clara nel corso di una festa indetta dal padre, il signor Stahlbaum. Terminato il ricevimento, la piccola si addormenta e sogna la propria casa invasa dai topi, che cercano di rubarle lo Schiaccianoci. Sarà quest’ultimo, aiutato dai soldatini di Fritz, il fratellino di Clara, a intervenire per scacciare gli invasori. Sconfitti i topi, la bimba e il suo nuovo amico, che si è trasformato in un principe, partono per il Regno dei Dolci, dove incontrano la Fata Confetto: è la celebra scena del Valzer dei Fiori, famoso pas de deux che accompagna l’opera.
Il Balletto di San Pietroburgo Classical Ballet Tradition, anticamente chiamato Balletto sul Neva, torna ad esibirsi sul palcoscenico del Galleria: si tratta di una storica compagnia privata fondata a San Pietroburgo nel 1877 per volontà di nobili borghesi russi con lo scopo di divulgare la grande tradizione del balletto classico. Il corpo di ballo è formato da trentotto ballerini provenienti dalle migliori accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa e Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. Costumi e scenografie sono state create appositamente per il tour italiano sulla base dei canoni artistici del grande teatro imperiale russo; le coreografie rispettano le regole tecniche e grafiche della classica produzione di Marius Petipa, impegnando a tal fine i migliori scenografi russi degli ultimi anni.
